Savoiardi
Territorio di produzione
Provincia di Reggio Emilia
Descrizione sintetica del prodotto
Biscotti a base di uova, zucchero, farina bianca.
Un po’ di storia
Chi è alla ricerca dei veri Savoiardi, deve andare a Reggio Emilia. Nel 1909 Elico Alai mise a punto un’alternativa reggiana al Pan di Spagna, ingrediente utilizzato nella Zuppa inglese e in altri dolci tipici della città. Proprio perché si ispirò a un biscotto piemontese della sua infanzia, il dolce morbido e soffice si chiamò Savoiardo. Rimane segreta la ricetta originale dell’impasto che fuoriesce da un sacchetto di tela prendendo così la sua caratteristica forma ellittica.
Come si fa
Montare benissimo lo zucchero con i tuorli d’uovo aggiungere la farina e a parte, montare a neve ben ferma gli albumi aromatizzati con succo di limone. Imburrare la placca del forno formare su di essa tanti bastoncini della lunghezza di circa 5 cm e della larghezza di un dito e cuocere.
Curiosità
Il Savoiardo ebbe grande successo, si prestava a completare, per le sue caratteristiche di impasto lievitato, qualsiasi tipo di dolce, compresa la famosa a ”Zuppa inglese” tanto diffusa ed apprezzata a Reggio Emilia.
Referenze bibliografiche
L. Bassi, "La cuciniera maestra. Ovvero metodo facile per cucinare esposto chiaramente con l’aggiunta di ricette per la compilazione di liquori e la conservazione dei cibi", Reggio Emilia, 1984;
Iori Galluzzi M.A.–Iori N., Breve manuale del mangiar reggiano, Reggio Emilia, N. Iori, 1985;
Sandra Montani- Anita Veroni- “La cucina della bassa padana: saba sugo e savoret”. Franco Muzzio editore. 1986 Padova.