Brodetto di vongole, puracie in brudet, puracie alla marinera
Territorio di produzione
Provincia di Rimini.
Descrizione sintetica del prodotto
La vongola (Chamelea Gallina) detta "poveraccia" in dialetto, è un mollusco bivalve con conchiglia tondeggiante schiacciata.
Un po’ di storia
La pesca della vongola, praticata da antica data sulle coste dell’Adriatico, si realizzava un tempo con rudimentali rastrelli impiegati a mano. Sul finire degli anni ’60 si è diffuso l’utilizzo della draga idraulica. L’attrezzo è costituito da una gabbia metallica di circa 3 metri di larghezza per 6 ql. di peso (stabilito per legge) che viene trainato a marcia indietro dall’imbarcazione. Il fondale sabbioso viene smosso da un getto di acqua che precede l’avanzamento della gabbia metallica.
Come si fa
Questa ricetta è tipica della tradizione popolare della costa romagnola ed era il cibo più comune dei pescatori che, venduto il pesce più pregiato, si tenevano questi poveri molluschi per loro.
Si mettono a bagno le vongole in acqua fredda con un po' di sale in modo che buttino fuori la sabbia. Risciacquare e mettere a cuocere in un tegame dove è stato preparato un soffritto con cipolla e aglio tritati. Aggiungete un bicchiere di vino bianco, coprire il tegame e lasciare cuocere per alcuni minuti finchè tutte le vongole non si siano aperte. Servire in tavola coprendo con del prezzemolo tritato.
Aneddoti e proverbi
Da sempre la vongola è considerata un cibo povero (il nome di Poveraccia deriva da questa considerazione) da qui il detto: “povero chi la pesca, povero chi la vende, povero chi la compra e povero chi la mangia”.
Referenze bibliografiche
Gianni Quandamatteo, “Grande Dizionario Gastronomico Romagnolo”- edito nel 1978.