Tinche all'emiliana
Territorio interessato
La zona di produzione è da considerarsi la zona della bassa pianura padana, in particolare i canali irrigui o il Po.
Descrizione sintetica
Tinche, olio d’oliva, una piccola cipolla, uno spicchio d’aglio, un gambo di sedano, una carota, quattro pomodori al sugo, sale, pepe.
Come si fa
Quando le tinche sono ancora vive, fare ingoiare loro una cucchiaiata di aceto, che toglie ai pesci il caratteristico sapore di fango. Pulirle, squamarle e lavarle accuratamente, staccare le teste e tenerle a parte. Pelare i pomidori e spezzettarli. Tritare la cipolla, la carota, il sedano e l’aglio: mettere il ricavato in un recipiente, unire qualche cucchiaiata d’olio e soffriggere lentamente bagnando di tanto in tanto con qualche cucchiaiata d’acqua. Salare, pepare, aggiungere i pomidori e le teste dei pesci; cuocere bene poi passare tutto quanto al setaccio, lasciando cadere il passato in un casseruola pulita. Sistemare nel recipiente le tinche e cuocerle a fiamma bassa.
Referenze bibliografiche
Gosetti della Salda Anna, Le ricette regionali italiane Milano, La cucina italiana, 1967, pag. 431.