Trippa, Trèpa
Territorio di produzione
Provincia di Forlì-Cesena-Comune di Montecolombo.
Descrizione sintetica del prodotto
Piatto a base di trippa, lardo, burro, cipolla, prezzemolo, vino bianco, pomodoro, parmigiano-reggiano, sale, pepe.
Come si fa
Prendete un chilo o due di trippa cruda (di manzo o di vitello) come la si vende dappertutto, raschiatela bene e pulitela, lavandola più volte in acqua fredda, finché questa risulterà chiara. Lessatela insieme a una cipolla. In due ore e mezzo di bollore, tre al massimo, la trippa sarà cotta. Tagliatela a fettucce sottili. In una casseruola mettete un po’ di lardo pestato, burro e cipolla. Quando il lardo è sciolto, unite un pesto d’aglio e prezzemolo. Colorito che sia l’aglio, versate mezzo bicchiere di vino e aggiungete dell’estratto di pomodoro. Lasciate concentrare il sugo, poi versate la trippa. Condite con pepe, sale e noce moscata, e mescolate per pochi minuti, aggiungendo un poco della stessa acqua in cui è stata lessata la trippa. Dopo venti minuti di ebollizione, la pietanza è pronta. Cospargete il piatto di parmigiano
Curiosità
La Trippa e lo strozzaprete. Si celebrano con una sagra il 21 e il 22 luglio a Monte Colombo nel bel borgo malatestiano. L’appuntamento con due dei piatti principi della trazione nacque 46 anni fa su idea di Lino Magnani, allora il sindaco. Da allora un successo crescente.
Referenze bibliografiche
Quondamatteo, L. Pasquini, M. Caminiti “Mangiari di Romagna”, Grafiche Galeati - Imola 1975;
Quondamatteo, Grande Dizionario (e Ricettario) Gastronomico Romganolo, Grafiche Galeati di Imola, 1978;
Alessandro Molinari Pradelli, La Cucina della Romagna in cento ricette tradizionali, 1998 Newton & Compton editori s.r.l.;
E’ magnè. I mangiari negli usi dei contadini romagnoli, dai racconti di R. Giorgetti e di sua mamma M. Manuzzi, a cura di D. Bascucci [et al.], Rimini, Panozzo Editore, 2002;
Graziano Pozzetto, La cucina romagnola, Franco Muzzio Editore, 1995.