Dop, Igp e produzioni di qualità

Miele del crinale dell’Appennino emiliano-romagnolo

Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini

Territorio di produzione

Tutte le Provincie: dal confine regionale a sud ed esteso fino alle prime propaggini collinari a nord (altitudine 200 m).

Descrizione sintetica del prodotto

Prodotto dalla smielatura dei favi.

Un po’ di storia

L’apicoltura è un’attività molto diffusa nelle più antiche tradizioni del territorio regionale. Tra la fine dell’800 e l’inizio del’900 si sono definite le basi di un’apicoltura moderna come ancora oggi viene praticata. In Regione sorgono i primi Consorzi fra apicoltori. Nel 1931 a Bologna sorge l’Istituto Nazionale di Apicoltura per rispondere a un’esigenza di supporto di ricerca tecnico-scientifica all’attività in via di espansione.

Come si fa

La smielatura deve essere eseguita con apparecchiature idonee dal punto di vista igienico. L’estrazione è condotta con smelatori centrifughi. Il miele deve essere purificato con filtrazione tramite filtro a sacco di porosità compresa tra 100 e 500 micron e successivamente posto a decantare. Al termine della decantazione il prodotto deve essere schiumato e posto in idonei contenitori per la vendita.

Referenze bibliografiche

Carli “Note di apicoltura”, ed Ughi, Savignano di Romagna, 1929;

Carli “Apicoltura pratica italiana”, ed Tarantola, Piacenza 1929;

Carli “Note di apicoltura e usi del miele”, Santarcangelo di Romagna, 1934.

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ultima modifica 2020-03-19T15:41:46+02:00
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