Cocomero tipico di San Matteo della Decima
Territorio di produzione
Comune di San Giovanni in Persiceto, frazione di San Matteo della Decima, provincia di Bologna.
Il territorio di produzione del “Cocomero tipico di San Matteo Decima” è geograficamente circoscritto nel modo seguente:
A Nord: via Dei Conti, via Molinazzo e dalla Statale 255 (dalla Villa Giovannina al Morando). Dalla Statale 255 in Località Morando delimitato dal Canale di Cento e dall’argine traversante fino al fiume Reno.
Ad Est: partendo dall’unione dell’argine traversante al fiume Reno segue il fiume fino all’immissione nel torrente Samoggia. Indi il torrente Samoggia fino a via Biancolina.
A Sud: via Biancolina fino al collettore acque alte e prosegue seguendo il corso del collettore entrando nel Comune di S. Agata Bolognese.
A Ovest: segue il percorso del collettore acque alte fino all’altezza di via Dei Conti. Complessivamente la zona si estende su una superficie di 5000 ha.
Un po’ di storia
Nel trattato di agricoltura di Piero De Crescenzi, traslato nella favella fiorentina, edito a Firenze nel 1478, si parla del cocomero come di un’erba selvatica nota, dal cui sugo si ricava un lassativo più o meno dolce, ma si ricorda anche l’utilità per gli sciatici, artritici e podagrici.
Nel corso teorico pratico di agricoltura di Carlo Berti Pichat (Torino, 1866, vol. V), si definiscono i frutti del cocomero nel modo seguente: “sono graditissimi al popolo il quale si disseta e rinfresca nei calori estivi, mangiandone la polpa acquea, sugosa e dolce”.
Curiosità
Il cocomero arrivò in Europa nei primi secoli dopo il 1000, al tempo delle Crociate, anche se il nome pasteca indicherebbe un'origine araba più recente. Non vi è certezza sulle origini, ma si ritiene che provenga dall'Egitto, lungo la valle del Nilo.
Referenze bibliografiche
Alfonso De Candolle, trattato “L’origine delle piante coltivate”, edito a Milano nel 1883;
Filippo Re, “ Annali dell’agricoltura del Regno d’Italia”,1810.