Dop, Igp e produzioni di qualità

Farina dolce di Granaglione, farina d’ castaggne

Bologna

Territorio di produzione

Territorio della Comunità Montana Alta e Media Valle del Reno, Comune di Granaglione, per la fascia compresa fra i 300 m.s.l.m. ed i 900 m.

Descrizione sintetica del prodotto

La farina dolce di castagne è ottenuta mediante la macinazione dei frutti secchi in mulino con macine in sasso azionate ad acqua. La farina viene successivamente confezionata in sacchetti di carta per la commercializzazione.

Un po’ di storia

Il castagno, fornitore di un alimento di primaria importanza, diventa “albero del pane” destinato a sfamare intere popolazioni dell’Appennino e non solo. Anche nell’Alta Valle del Reno si diffonde la coltivazione della “Castanea Sativa”. La storia degli insediamenti dei castagneti in questi territori non è certa, si può desumere sia stato introdotto da centinaia d’anni come ci insegna anche lo sviluppo di alcune piante pluricentenarie che ancora sopravvivono alla campagna del tannino. Attorno al 1920, infatti, nella zona fu insediata una fabbrica per la produzione di tanninoricavati dalla distillazione del legno dei castagni.

A Granaglione è rimasto un mulino dei primi del’700 che è stato ripristinato e messo in funzione.

Come si fa

Le castagne fresche vengono raccolte ed essiccate in un fabbricato chiamato “caniccio” dove rimangono per 30-40 giorni in cui viene alimentato costantemente il fuoco ottenuto assolutamente da legno di castagno e bucce, zanza dell’anno precedente; successivamente le castagne, quando sono ben secche, vengono sbucciate, vallate e macinate.

Aneddoti e proverbi

Referenze bibliografiche

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ultima modifica 2020-03-19T14:40:41+01:00
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