Parte la lotta biologica ad Aleurocanthus spiniferus
Si parla spesso degli effetti che le specie invasive provocano sull’agricoltura, ma non meno importanti sono gli effetti che esse causano nelle aree urbane, attaccando le piante che vegetano nei viali cittadini, nei giardini e nei parchi. In queste aree, frequentate dalla popolazione, la gestione di queste avversità è ancora più difficile in quanto l’impiego dei pesticidi è fortemente limitato e spesso del tutto escluso.
Una delle specie invasive che sta creando più problemi in ambito non agricolo è Aleurocanthus spiniferus, un insetto tropicale originario dell’Asia sudorientale, che in Italia è stato segnalato per la prima volta nel 2008 in Puglia. Spostandosi verso nord la specie, seppur innocua per la cittadinanza, ha dimostrato una elevata capacità di attaccare molte piante ornamentali con particolare preferenza per le rosacee.
Obiettivo del progetto di lotta biologica è quello di elaborare una strategia di contenimento dell' insetto completamente naturale e biologica che possa essere usata dai Comuni, dagli operatori del verde e anche dai comuni cittadini.
La strategia si basa sull’impiego di un organismo utile, Delphastus catalinae, prodotto e commercializzato dalla biofabbrica italiana Bioplanet (partner del progetto), che viene liberato sulle piante infestate. Delphastus catalinae è una piccola coccinella, di origine americana, utilizzata da anni per il controllo biologico di mosche bianche negli USA ed in nord Europa. Lunga appena un paio di millimetri, questo piccola coccinella di colore nero, del tutto innocua per la cittadinanza, è molto vorace ed ama gli habitat caldi ed umidi nei quali ricerca le colonie di Aleurodidi per nutrirsi e deporvi le uova.
I lanci verranno eseguiti nel mese di giugno 2023, principalmente in aree verdi nel comune di Bologna e nel comune di Faenza, tutti con presenza di piante fortemente infestate dall’insetto esotico, e saranno segnalati con un cartello indicatore.
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