Pesca e acquacoltura

Granchio blu, contributo allo smaltimento. Aperta la presentazione delle domande

Stanziato un milione di euro per compensare le imprese titolari di concessioni demaniali per impianti di molluschicoltura, per granchi blu raccolti e non destinati alla commercializzazione e smaltiti, riconoscendo un valore pari ad 1,50 € per kg

Con la Delibera n. 1448 del 1 luglio 2024 la Giunta regionale ha approvato l‘avviso pubblico per la presentazione di domande di contributo a valere sull’art. 5 della Legge regionale n. 4 del 30 maggio 2024. In particolare l’avviso riguarda la possibilità, per le imprese titolari di concessioni demaniali per impianti di molluschicoltura, di presentare domande di contributo per le spese sostenute per il trasporto e lo smaltimento degli esemplari di granchio blu raccolti e non destinati alla commercializzazione:

Lo stanziamento di bilancio è complessivamente pari a 1 milione di euro che serviranno a compensare le imprese per i granchi smaltiti riconoscendo un valore pari ad 1,50 euro per chilogrammo di prodotto, nel quale forfettariamente sono ricompresi i costi sostenuti per il trasporto, la movimentazione, a terra e in mare degli esemplari di granchio, gli oneri ed i costi sostenuti per lo smaltimento in discarica o in centri di smaltimento autorizzati, nonché costi amministrativi sostenuti per la gestione e l’organizzazione delle operazioni di trasporto e smaltimento.

GORO mammi bonaccini mazzotti genari 2024.png“Un altro milione di euro a disposizione delle imprese della pesca e dell’acquacoltura per lo smaltimento del granchio blu - sottolinea Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura, agroalimentare, caccia e pesca -. Si tratta di un provvedimento messo a bilancio per garantire ulteriori risorse alle imprese e sostenere la loro redditività, che ha subito un duro colpo soprattutto per quanto riguarda la produzione di vongole nella sacca di Goro e nei canali adduttori di Comacchio.

GORO mammi genari sindaca  2024.pngCon questo provvedimento- prosegue l’assessore - riconosceremo contributi per lo smaltimento, che si sommano al milione di euro stanziato nel corso del 2023 come indennizzo per le mancate produzioni. Stiamo cercando di fare tutto il possibile- conclude Mammi- per sostenere le imprese colpite da questo fenomeno: non le lasceremo sole, in attesa dell’attivazione di una strategia di respiro nazionale che chiediamo dall’inizio di quest’emergenza”.

La misura è in questo momento al vaglio della Commissione europea che ne valuterà la compatibilità e la coerenza con le norme europee sugli aiuti di Stato.

Chi può presentare domanda

Tutti i particolari per accedere al contributo sono disponibili nella pagina dedicata all'avviso pubblico.

Possono presentare domanda: le micro, piccole e medie imprese (PMI) attive nel settore dell’acquacoltura secondo la definizione di cui all’Allegato 1 del Regolamento (UE) n. 2022/2473; purché: o siano titolari di concessioni di aree demaniali destinate al mantenimento di impianti di acquacoltura, sempre che tali aree demaniali rientrino all’interno dei confini della Regione Emilia-Romagna o siano nelle acque marine antistanti le coste; e siano iscritte all’Anagrafe delle aziende agricole della Regione Emilia-Romagna.

Le domande devono essere presentate entro il 15 settembre 2024.

Devono essere inviate per Posta elettronica certificata e firmate digitalmente al seguente indirizzo PEC: territoriorurale@postacert.regione.emilia-romagna.it

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ultima modifica 2024-07-22T12:08:51+02:00
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