Acquacoltura

L'acquacoltura è l'allevamento di pesci, crostacei, molluschi e altri organismi acquatici

L'acquacoltura è l'allevamento di pesci, crostacei, molluschi e altri organismi acquatici, come ad esempio alghe e rane. L'allevamento viene realizzato sia in impianti a terra di acqua dolce o salmastra, sia in impianti in mare. Le principali tipologie di acquacoltura sono le seguenti:

  • itticoltura o piscicoltura;
  • crostaceicoltura;
  • molluschicoltura, a sua volta divisa in venericoltura (vongole) e mitilicoltura (cozze e ostriche).

Per l'Emilia-Romagna riveste particolare importanza la vallicoltura, ovvero l'allevamento di pesci, crostacei e molluschi nelle valli naturali del Delta del Po.

La Regione Emilia-Romagna promuove l'acquacoltura allo scopo di ridurre il prelievo di prodotti selvatici, necessariamente limitati, e quale attività economica integrativa dei redditi di agricoltori e pescatori.

Per quanto riguarda gli impianti in acque marine, la Regione gestisce direttamente il rilascio di concessioni demaniali marittime.

Per quanto riguarda gli impianti in acque interne:

  • se insistenti su aree demaniali, l'ArpaER gestisce il rilascio della concessione (DGR n. 1280 del 24 giugno 2024)
  • se insistenti su aree private, necessitano di un'autorizzazione nei piani edilizi comunali.

L'attività è comunque soggetta all'iscrizione all'Anagrafe nazionale delle aziende di acquacoltura gestito dal Ministero della Salute.

Agli acquacoltori sono destinati i finanziamenti del Fondo europeo affari marittimi e pesca (Feamp) erogati dalla Regione su bandi specifici.

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ultima modifica 2024-11-01T17:51:33+01:00
Hanno contribuito: Tagliani_E
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