Nelle aree appartenenti al Pubblico Demanio dello Stato tutte le attività devono essere espressamente autorizzate mediante una Concessione demaniale che stabilisce le modalità di utilizzo, la durata e il canone concessorio.

La Concessione demaniale è il titolo giuridico che consente l’occupazione e l’utilizzo esclusivo di aree demaniali, pertinenze demaniali e specchi acquei, anche per finalità economiche, da parte di soggetti privati (persone fisiche o giuridiche).

Le attività di pesca professionale, sportiva, ricreativa e subacquea o di attività imprenditoriale di acquacoltura e delle attività a loro connesse esercitate in aree del Pubblico Demanio marittimo necessitano di una Concessione demaniale marittima rilasciata dalla Regione, in particolare dal Settore attività faunitico-venatorie pesca e acquacoltura, competente in materia di pesca e acquacoltura.

Le Concessioni demaniali marittime rilasciate dal Settore attività faunistico-venatorie e sviluppo della pesca possono avere ad oggetto:

  • attività di pesca professionale, sportiva, ricreativa e subacquea o di attività imprenditoriale di acquacoltura e delle attività a loro connesse;
  • l’installazione di impianti, di attrezzature, di capanni e di bilancioni connessi all’attività di pesca;
  • l’installazione di pontili e di ricoveri per le imbarcazioni adibite alla pesca e all’acquacoltura, ed alle attività connesse, fatta eccezione per quelli ricadenti in ambiti portuali;
  • la pesca del novellame a scopo scientifico e/o di ripopolamento di aree produttive;
  • la realizzazione di aree di tutela e di valorizzazione ambientale per l’incremento delle risorse alieutiche.

Autorizzazione demaniale

L’Autorizzazione demaniale, invece, è il titolo mediante il quale può essere ampliata la sfera di azione del Concessionario consentendogli di realizzare opere/lavori/attività, non previsti nella Concessione, oppure può essere modificato il contenuto della Concessione stessa.

In particolare, le autorizzazioni demaniali possono avere ad oggetto:

  • il subingresso nelle concessioni demaniali esistenti;
  • l’affidamento a terzi di attività relative alla concessione demaniale rilasciata, ai sensi dell’art. 45-bis del Codice della Navigazione;
  • la pesca del novellame selvatico nelle aree date in concessione secondo quanto previsto dall’art. 2, comma 1, lett. c) della Legge Regionale n. 9/2002;
  • le attività a scopo scientifico nelle zone in concessione e nelle aree interdette alla pesca;
  • l’uso del demanio e del mare territoriale per attività di gare di pesca sportiva;
  • lo svolgimento delle attività di pescaturismo, ittiturismo, acquiturismo da parte dei concessionari.

L’autorizzazione è altresì il titolo che consente ad enti pubblici/agenzie/soggetti attuatori di realizzare lavori e/o opere sulle aree del demanio non oggetto di concessione (es. lavori di scavo e ripascimento dell’arenile, lavori in mare aperto, ecc…).

L’autorizzazione demaniale può riguardare anche l’occupazione temporanea di un’area del demanio marittimo o del mare territoriale al fine di svolgervi attività aventi carattere culturale, di promozione sociale, sportivo o scientifico.

Pareri obbligatori sull’uso dei beni del demanio marittimo e del mare territoriale

Con particolare riguardo all’immersione in mare dei materiali di escavo di fondali marini, la Regione è chiamata a rilasciare pareri sull’uso dei beni del demanio marittimo e del mare territoriale ai sensi degli artt. 4 e 5 del Decreto Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 15 luglio 2016, n. 173, in tema di “autorizzazione all’immersione in mare dei materiali di escavo di fondali marini”.

Il Settore attività faunistico-venatorie pesca e acquacoltura rilascia parere, in  merito alla sostenibilità delle attività previste con riguardo alle risorse alieutiche e la loro compatibilità con la pesca e l’acquacoltura sull’uso dei beni del demanio marittimo e del mare territoriale ai sensi degli artt. 4 e 5 del Decreto Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 15 luglio 2016, n. 173 “Regolamento recante modalità e criteri tecnici per l’autorizzazione all’immersione in mare dei materiali di escavo di fondali marini”, con riguardo a:

  • interventi che prevedono lo scavo, il trasporto e l’immersione in mare dei materiali di cui all’articolo 109, comma 1, lettera a) del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
  • interventi diversi dall’immersione deliberata in mare;
  • domande di concessione per porti, approdi, punti di ormeggio, impianti di estrazione di carburanti e gas naturali, impianti eolici e fotovoltaici off shore e impianti FSRU (Floating Storage and Regasification Units).