"Aperidop piacentino", grande successo del corso formativo
L’aperitivo è una tradizione tutta italiana: affonda le sue radici a Torino, dove alla fine del XVIII secolo viene avviata la produzione del “Vermouth”, un vino aromatizzato con un'infusione alcolica di erbe e spezie e pensato per stimolare l’appetito.
Nel corso dei secoli l’aperitivo si è evoluto fino a trasformarsi in un vero e proprio sostituto della cena o del pranzo: i protagonisti di questo momento chiave della socializzazione moderna sono gli operatori della ristorazione, che possono dare un grande contributo per scoprire e valorizzare le eccellenze del territorio sia in ambito alimentare che enologico.
Ma qual è il valore aggiunto di un aperitivo Dop rispetto ad un aperitivo omologato?
Per rispondere a questa e a molte altre domande è nato “Aperidop piacentino”, il corso gratuito pensato per baristi e ristoratori, nato da un’idea del direttore del Consorzio dei Salumi Dop Piacentini Roberto Belli ed elaborato dall’ambasciatore del gusto Daniele Reponi.
Il percorso, tenutosi lo scorso maggio a Piacenza, si è articolato in due moduli da 3 ore con 36 partecipanti in totale: l’iniziativa ha visto il contributo di due ricercatori dell’Università Cattolica del S. Cuore di Piacenza, del Consorzio dei Salumi Dop Piacentini e del Consorzio Colli Piacentini DOC, con un approfondimento sulle Doc locali Gutturnio, Malvasia e Ortrugo per imparare ad abbinarle al meglio con il cibo.
A conclusione del corso, ai partecipanti sono stati consegnati il diploma di partecipazione, le vetrofanie da apporre all’interno dei locali e l’articolato e creativo ricettario realizzato da Daniele Reponi, a base delle tre Dop Piacentine: Coppa Piacentina DOP, Salame Piacentino DOP e Pancetta Piacentina DOP.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Confesercenti, Unione Commercianti, Consorzio Colli Piacentini DOC, Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini, Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina, Piacenza Alimentare.