Fitosanitario e difesa delle produzioni

L’utilizzo di entomofagi

Gli interventi di lotta biologica applicabili nel verde urbano prevedono l’introduzione degli ausiliari con lanci stagionali, accompagnati da osservazioni in campo che consentano di agire in maniera tempestiva, prima che le infestazioni divengano fuori controllo. L’obiettivo è quello di innescare nell’ambiente lo sviluppo di una consistente popolazione di insetti utili fin dalle prime comparse dell’insetto dannoso. Nelle pagine seguenti si riportano le modalità d’impiego degli ausiliari nei confronti di alcuni insetti e acari nocivi alle piante che di solito caratterizzano il verde urbano. di acari dannosi (es. Tetranychus urticae), possono sopravvivere in assenza di prede, sfruttando i pollini accumulatisi sulla vegetazione.

 

Contro Metcalfa pruinosa Neodryinus typhlocybae

Si tratta di un imenottero parassitoide delle forme giovanili di metcalfa. Viene commercializzato sotto forma di bozzoli contenenti le pupe dell’imenottero prossime allo sfarfallamento. L’introduzione viene effettuata appendendo sulla vegetazione dei contenitori di rete plastica, contenenti porzioni di foglie con i bozzoli. Negli ambienti dove il parassitoide non è insediato o è presente in quantità modeste, si deve procedere all’immissione delle confezioni in campo a partire dalla metà di maggio fino alla metà del mese di giugno, utilizzando pupe prossime allo sfarfallamento nel caso dei lanci tardivi. Le prime metcalfe parassitizzate si possono trovare nella vegetazione circostante il punto di lancio già alcune settimane dopo lo sfarfallamento e, con maggiore facilità, a partire dalla seconda metà di luglio. All’interno dei bozzoli, visibili al di sotto delle spoglie di metcalfa, sono contenute larve del parassitoide, in parte destinate a svernare per poi proseguire lo sviluppo nella primavera successiva. Un’altra parte dei bozzoli di prima generazione contiene invece larve che proseguono il loro sviluppo fino allo sfarfallamento di nuovi adulti nel corso dell’estate. Questi adulti continuano a parassitizzare le forme giovanili di metcalfa presenti, con ulteriore formazione di bozzoli nella vegetazione. All’inizio dell’autunno (settembre–ottobre), saranno presenti sulle foglie tutti i bozzoli prodotti nel corso dell’estate, sia di prima sia di seconda generazione, destinati in ogni modo a svernare come larve per poi proseguire lo sviluppo dopo l’inverno.

Contro le psille Anthocoris femorali

E’ un antocoride predatore particolarmente indirizzato al controllo di psille ma in grado di estendere l’attività predatoria ad acari e afidi. Antocoridi del genere Anthocoris ed Orius possono predare anche Corythucha ciliata. Compare spontaneamente in diverse situazioni in cui si ha già un’alta densità di fitofagi, tuttavia si può sfruttare la sua polifagia per introduzioni preventive. Viene distribuito sotto forma di adulto, in confezioni contenenti 200 individui unitamente a materiale disperdente. I lanci possono essere eseguiti spargendo il materiale sulla vegetazione oppure immettendo una parte del contenuto del flacone in contenitori di carta appesi sulle piante, da cui gli adulti fuoriescono e si diffondono spontaneamente sulla vegetazione circostante. Le dosi consigliate vanno da 3 a 5 individui a pianta come trattamento preventivo, fino ad arrivare a 10-15 in caso di infestazioni importanti.

Contro gli afidi

  • Coleotteri coccinellidi
    Molte specie di coccinellidi sono predatori di afidi. Attivi soprattutto con infestazioni medio-alte, possono raggiungere in alcuni periodi dell’anno densità elevate, tali da determinare una drastica riduzione delle popolazioni afidiche. Nella protezione del verde cittadino conviene puntare sulle specie che più frequentemente si ritrovano spontaneamente nella vegetazione come Adalia 2- punctata, diffusa soprattutto su piante arboree e arbustive. I lanci di questo predatore vanno effettuati in presenza di afidi. In commercio sono presenti confezioni di larve o adulti: questi ultimi garantiscono una maggior dispersione spontanea del predatore nel contesto ambientale ma anche una minor efficacia nel caso di focolai localizzati. In questo caso sono più utili le larve, che consentono applicazioni mirate e particolarmente efficaci, in quanto le forme giovanili hanno meno possibilità di spostamento. Le confezioni disponibili in commercio contengono 100 adulti o 250 larve. Le dosi vanno valutate a seconda delle situazioni; orientativamente si possono introdurre 2-3 coccinelle per ogni rametto infestato.
  • Chrysoperla carnea
    Si tratta di un Neurottero predatore di varie specie di afidi, assai comune in natura. La predazione avviene solamente da parte delle larve, in quanto gli adulti si nutrono di polline, nettare e altre sostanze zuccherine. Le larve, caratterizzate da elevata polifagia, possono nutrirsi anche di acari, tripidi, uova di lepidotteri, metcalfa, cocciniglie, psille. Chrysoperla carnea viene commercializzata sotto forma di larve disperse in materiale inerte. Può essere impiegata attraverso lanci localizzati sui focolai di infestazione, tenendo conto dei brevi spostamenti delle forme giovanili. Dal punto di vista pratico, i lanci sono consigliati solo in situazioni particolari, facilmente controllabili e dietro supporto di un tecnico esperto. Il materiale è confezionato in bottiglie contenenti 1.000 larve. Riguardo alle dosi di riferimento, valgono le considerazioni fatte per le coccinelle. Come riferimento si possono considerare 10-20 larve/m2, curando accuratamente la distribuzione in prossimità delle colonie di afidi.
  • Imenotteri parassitoidi
    I parassitoidi di afidi sono costituiti da diverse specie, tra le quali si segnalano Aphidius colemani e Lysiphlebus testaceipes (particolarmente indicati per il controllo di specie di afidi del genere Myzus e Aphis) e Aphidius ervi (per il controllo di afidi di grossa taglia come quelli del genere Macrosiphum, es. l’afide verde delle rose). Dotati di alta capacità di ricerca, sono indicati per lanci di tipo preventivo effettuati alle primissime comparse di afidi, con conseguente insediamento nell’ambiente e garanzia di controllo a medio-lungo termine. Il loro utilizzo in combinazione con l’impiego dei predatori per lanci sui focolai è il criterio più razionale di intervento. Tali introduzioni possono trovare valide applicazioni in serra o in situazioni particolari dietro supporto di un tecnico esperto. Commercializzati allo stadio di afidi parassitizzati (mummie) e adulti, il loro impiego è molto semplice poiché basta aprire la confezione senza necessariamente provvedere a una distribuzione capillare (sono infatti ottimi volatori e possiedono un’elevata capacità di localizzazione del fitofago). Le confezioni sono composte da 250-500 individui; lavorando in prevenzione le dosi sono relativamente basse e si può considerare un riferimento di 2-4 individui/m2 frazionati in più lanci.

Contro le cocciniglie cotonose Cryptolaemus montrouzieri

Le cocciniglie cotonose (per es. appartenenti al gruppo degli Pseudoccoccidi) sono soggette all’azione di diversi nemici naturali, parassitoidi e predatori. I principali antagonisti impiegabili in programmi di lotta biologica nel verde urbano sono coccinellidi. La specie più comunemente impiegata è Cryptolaemus montrouzieri, attivo predatore di cocciniglie cotonose. Caratterizzato da una capacità di predazione molto elevata sia come adulto che come larva, è particolarmente indicato per introduzioni sui focolai. Il lancio viene eseguito sotto forma di adulti, distribuiti sulla vegetazione quanto più possibile vicino ai punti di infestazione, garantendo un rapido contatto con le prede, indispensabile per l’ovideposizione e il conseguente insediamento. Le larve, bianche, ricoperte di cera in mezzo alla colonia del fitofago, portando anche alla completa eliminazione dello stesso. Le confezioni commerciali contengono 100 adulti. Le dosi di riferimento vanno da 2,5 a 5 adulti/m2 fino a 10-15 individui/pianta nel caso di alberature singole fortemente infestate.

Contro i coleotteri oziorrinchi Nematodi entomopatogeni

Per combattere le larve di oziorrinco presenti nel terreno si possono utilizzare nematodi entomoparassiti del genere Heterorhabditis. La distribuzione di questi entomofagi è molto semplice: il preparato commerciale è infatti costituito da larve mobili del nematode, mescolate in una pasta di argilla inerte che deve essere diluita in acqua e somministrata al terreno come un’irrigazione. I nematodi si muovono nel terreno in presenza di un velo d’acqua e penetrano nelle larve del fitofago attraverso la bocca, l’ano o le aperture stigmatiche. Una volta all’interno dell’ospite, le larve di Heterorhabditis liberano dei batteri simbionti che infettano la larva di oziorrinco determinandone la morte. La larva morta rappresenta il substrato ideale per la riproduzione del nematode, che compie 2-3 generazioni all’interno del cadavere prima di fuoriuscire come stadio infettivo alla ricerca di altre larve di oziorrinco. Per raggiungere la piena efficacia del trattamento occorre rispettare due condizioni fondamentali: la scelta del giusto momento di intervento, corrispondente alla presenza di giovani larve di oziorrinco nel suolo, e il mantenimento per le giornate successive al trattamento di un’alta umidità del terreno, in modo che le larve dei nematodi si possano agevolmente muovere in un film d’acqua alla ricerca del fitofago. Le confezioni presenti in commercio contengono 50 milioni di larve infettive disperse in argilla inerte. Le dosi consigliate variano da 125 a 250 m2 di superficie coperta dal trattamento per confezione.

Contro i tripidi Amblyseius cucumeris

E’ un acaro fitoseide, predatore generalista, la cui attività trofica è particolarmente orientata verso varie specie di tripidi (es. Thrips tabaci, Frankliniella occidentalis). L’elevata polifagia consente un suo utilizzo di tipo preventivo, con introduzioni alla primissima presenza di tripide sulla vegetazione. Questo fitoseide garantisce un equilibrio a medio-lungo termine. Distribuito in confezioni da 50.000 individui, dispersi in materiale inerte all’interno di flaconi. Si consiglia di eseguire introduzioni precoci, meglio se frazionate in più lanci, con quantitativi che possono andare dai 20-50 fino a 200-500 individui/m2. Se ne consiglia l’impiego soprattutto in siepi e aiuole fiorite.

Contro il ragnetto rosso

  • Phytoseiulus persimilis
    E’ un acaro fitoseide particolarmente vorace ed efficace; svolge però un’azione molto specifica nei confronti del solo ragnetto rosso ossia Tetranychus urticae, per cui va utilizzato esclusivamente in presenza di questo fitofago. Viene distribuito sotto forma di adulti (in un materiale disperdente) all’interno di confezioni con 2.000 individui. Può essere utilizzato in modo localizzato, spargendo il materiale disperdente direttamente sulla vegetazione o mediante contenitori (es. bicchierini di carta) appesi sulle piante. Il suo impiego è particolarmente indicato nelle rose e nelle aiuole fiorite in genere, al dosaggio variabile da 5 a 10 fino a 20-50 individui/m2 a seconda dell’epoca in viene effettuato il lancio delle piante infestate. Occorre arrivare ad almeno 20-25 individui/pianta nel caso di lanci su piante isolate. Si consiglia di effettuare le introduzioni fin dalle prime comparse di ragnetto rosso, concentrando i lanci sui focolai. Laddove possibile, è bene mantenere una certa umidità attraverso irrigazioni sopra chioma: in questo modo si favorisce l’azione del predatore a scapito di quella del ragnetto rosso.
  • Amblyseius californicus
    E’ un acaro fitoseide, predatore generalista, utile nella lotta a varie specie di acari fitofagi. Rispetto a Phytoseiulus persimilis, è maggiormente indicato per il mantenimento di un equilibrio preda/predatore nel medio-lungo periodo, in quanto riesce a sopravvivere a lungo anche con scarsa presenze di prede, cibandosi di polline. Può essere utilizzato quindi anche per lanci preventivi. Viene distribuito in bottiglie contenenti 2.000 individui dispersi in materiale inerte; si consiglia il dosaggio di 5- 10 individui/m2. Poiché è molto costoso, se ne consiglia l’impiego solo nelle aiuole di maggior pregio.

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ultima modifica 2012-12-05T13:44:00+01:00
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