Pesca e acquacoltura

Le Ostriche di Goro, novità sul mercato alleate di salute e ambiente

In un evento a Goro presentata una ricerca dell'Università di Ferrara che punta alla valorizzazione sul mercato delle varianti Golden e Black prodotte localmente

L’allevamento delle varianti Golden e Black dell'Ostrica di Goro, prodotte localmente, è al centro di una ricerca dell'Università di Ferrara. La presentazione dei risultati a Goro il 5 aprile 2023. 

In uno studio cofinanziato con 85 mila euro attraverso il progetto Flag Costa a valere sul Fondo europeo per la pesca e le attività marittime 2014-2020 (Feamp), l'Università di Ferrara ha analizzato gli elementi di innovazione ambientale ed economica necessari ad uno sviluppo e promozione sostenibili dell’ostricoltura regionale.

I risultati dello studio evidenziano notevoli qualità nutrizionali nelle nuove varianti Golden e Black. Indubbie le potenzialità di un prodotto fino a qualche anno fa prevalentemente di importazione. Va ricordato inoltre che l'ostreicoltura è una pratica molto sostenibile; infatti, il guscio calcareo dei molluschi permette loro di svolgere una funzione di assorbimento dell'anidride carbonica dall'ambiente marino, riducendo così le emissioni climalteranti.

“Oggi qui a Goro abbiamo presentato due nuove varietà di ostriche. L’acquacoltura intelligente ed ecosostenibile è uno dei pilastri dei nostri interventi- ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura e pesca, Alessio Mammi– con grandi potenzialità̀ per ridurre la dipendenza dalle importazioni e sbocchi occupazionali nelle zone rurali. È un settore che sta crescendo e che vogliamo sostenere, valorizzando questa produzione locale: in Italia ogni anno vengono consumate 10 mila tonnellate di ostriche, quasi tutte di importazione. Ancora una volta quindi si conferma l’importanza degli investimenti in ricerca e innovazione”.

Una delle ostriche studiate, la Golden oyster, ha il guscio di colore giallo-oro che la rende molto accattivante sul mercato. Visti i risultati è stato isolato un secondo tipo cromatico – Black -, entrato in produzione nel 2022.
La produzione di ostriche dai tratti originali e facilmente distinguibili sul mercato rappresenta un’azione valorizzante del territorio, dal momento che non solo sono allevate in un’area ben precisa, ma sono le uniche completamente italiane nel panorama nazionale. L’allevamento nella Sacca di Goro si distingue infatti perché utilizza seme di ostrica prodotto localmente e non acquistato dalla Francia.  Inoltre, le tecniche messe a punto permettono una migliore resa nutrizionale e le ostriche contengono acidi grassi insaturi omega-3, che svolgono un'azione preventiva per patologie cardiovascolari e metaboliche diffuse.

Qualche dato sulla pesca e acquacoltura in Emilia-Romagna 

L’acquacoltura e la pesca rappresentano circa il 24% del comparto agricolo dell’Emilia-Romagna, con oltre 1870 imprese produttrici. La maggioranza risiede nell’area di Goro con 1089 imprese, mentre a Comacchio ve ne sono 643. Complessivamente gli addetti in queste due aree sono 1142.

Nel 2020 i dati sul quantitativo di pescato proveniente dall’area di Goro e immesso nei mercati ittici all’ingrosso è di 115 quintali solo per i molluschi, su di un totale di 9867 che comprende anche crostacei e pesci. Il valore complessivo è di oltre 2,5 milioni di euro per il comparto. Il valore delle esportazioni ammonta a 22 milioni 900 mila euro nel 2020, con un calo del 9% rispetto all’anno precedente, dovuto anche al periodo della pandemia Covid.

 

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ultima modifica 2023-04-05T16:33:39+02:00
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