Progetti per l'innovazione

Più benessere per le galline ovaiole e per l'ambiente

Il Goi GasFreeHens ha valutato l’abbinamento del sistema di allevamento a voliera ad un tunnel esterno di essiccazione della pollina che ne può consentire una rapida disidratazione arrestando i processi fermentativi

Negli allevamenti di galline ovaiole iI miglioramento delle condizioni di benessere animale, richiesto sia dalla normativa che dal consumatore finale, ha portato, come sistema alternativo alle gabbie, soprattutto negli allevamenti di grandi dimensioni, alla rapida diffusione del sistema di stabulazione a voliera, che permette di allevare le galline ovaiole a terra.

Non sempre, però, l’etica in allevamento va di pari passo con la riduzione dell’impatto ambientale, infatti i sistemi di allevamento alternativi alle gabbie comportano, in generale, emissioni di ammoniaca e materiale particolato superiori ai sistemi in gabbia. Per valutare in che misura alcune innovazioni introdotte nel sistema a terra siano in grado di mantenere bassi i livelli emissivi è nato il Gruppo operativo per l’innovazione GasFreeHens. Per ridurre l’impatto emissivo della pollina, GasFreeHens ha valutato l’abbinamento del sistema di allevamento a voliera ad un tunnel esterno di essiccazione della pollina che ne può consentire una rapida disidratazione arrestando i processi fermentativi.

Le attività di GasFreeHens hanno previsto il monitoraggio della soluzione individuata presso due capannoni dell’allevamento Fiorin di Mordano (BO), partner del Gruppo Operativo ed appartenente al gruppo Eurovo di Imola, leader italiano ed europeo nella produzione di uova ed ovoderivati ad uso alimentare.

Il Gruppo operativo ha campionato, in quattro diverse stagioni climatiche (primavera ed estate 2019, inverno ed autunno 2020), sia le polline tal quali in uscita dai ricoveri, che le polline essiccate in uscita dal tunnel. Le analisi hanno evidenziato un’ottima efficacia del tunnel nel disidratare la pollina, anche durante le stagioni fredde.

La pollina in ingresso al tunnel, corrispondente a quella in uscita dal ricovero, ha mostrato un tenore in sostanza secca (ST), variabile a seconda delle stagioni, dal 29% al 41%, con un valore medio intorno al 35%. La pollina in uscita dal tunnel è caratterizzata, invece, da valori molto elevati di sostanza secca, variabili dal 75% riscontrato nelle stagioni fredde con ridotta ventilazione, al 90% nelle stagioni più calde ove la ventilazione del ricovero è massima ed il flusso d’aria convogliato sul tunnel esterno maggiore.

La riduzione delle emissioni, specialmente dalla fase di stoccaggio, permette anche di mitigare l’impatto dovuto ai composti odorigeni, migliorando la sostenibilità anche sociale degli allevamenti, mentre la pollina essiccata può essere ampiamente impiegata come fertilizzante organico in agricoltura, riducendo così l’uso di fertilizzanti chimici e diventando valore aggiunto per l’allevatore.

Hanno fatto parte del Gruppo operativo multidisciplinare: Centro ricerche produzioni animali - Crpa spa (Capofila), Fondazione Crpa Studi Ricerche, Società Agricola Fiorin di Lionello & css, Micro snc. Società Agricola di Stronati Alfio & C., Agricola Albarello srl, Assoavi, Proambiente scrl.

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ultima modifica 2021-09-07T11:51:37+02:00
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