Progetti per l'innovazione

La qualità ambientale è il valore aggiunto che fa bene a produttori e consumatori

Dal foraggio che cattura il carbonio nel suolo al Parmigiano “etico”. Due progetti per l’innovazione nella filiera zootecnica. Concludiamo la pubblicazione dei video girati alla fiera Sana dello scorso settembre

Quanto contribuiscono le foraggere poliennali al sequestro di carbonio nel suolo? E quali sono i vantaggi in termini di sostenibilità ambientale dei foraggi da prati di erba medica? A queste domande sta cercando di rispondere un progetto Goi dal titolo “Medi-C-A-Rbonio - Contabilizzazione delle emissioni e sequestri del carbonio nel processo produttivo del foraggio da prato di erba medica per valutarne il contributo alle mitigazioni dei cambiamenti climatici” guidato da Aife/Filiera italiana foraggi. 

<<Con il progetto Medi-C-A-rbonio - spiega Gianluca Bagnara presidente di Aife nel video registrato alla fiera Sana di Bologna lo scorso settembre - vogliamo arrivare a contabilizzare la CO2 che l’erba medica è capace di catturare e quindi creare un protocollo che accompagnerà il nostro prodotto lungo tutta la filiera; abbiamo già fatto domanda al ministero dell’Ambiente per avere il marchio di qualità che distingue la qualità ambientale dei prodotti agroalimentari italiani>>. 

Il progetto valuterà come i protocolli di calcolo delle impronte ambientali possano essere utilizzati sia per una certificazione ambientale dei prodotti commercializzati dai soci Aife sia per la mitigazione dell’impronta ambientale dei prodotti da animali che li utilizzano nella dieta. La descrizione e l’analisi del processo produttivo dei foraggi permetterà anche di determinarne le peculiarità produttive rispetto a prodotti analoghi di altra provenienza e di formulare buone pratiche produttive. 

Il Parmigiano “etico” 

Caseificio Parmigiano ReggianoQualità ambientale abbinata a valori etici nella produzione per venire incontro alla nuova sensibilità dei consumatori mantenendo la redditività in allevamento. Questo è possibile diversificando la produzione e creando nuovi segmenti di mercato capaci di conferire un valore aggiunto ai prodotti. Parte da qui il Piano di innovazione “OltreBio - Filiera etica del Parmigiano Reggiano biologico (pdf466.01 KB)” finanziato con l'operazione 16.2.01 del Psr in approccio di filiera che si è svolto dal 2018 al 2020 e che ha come capofila l’Azienda casearia Sant’Anna di Ozzano dell’Emilia (Bo).  

<<Il progetto – spiega nel video Alessandro Gastaldo del Crpa di Reggio Emilia, responsabile scientifico di Oltrebio - ha raggiunto l’obiettivo di creare un Parmigiano Reggiano con alti standard di benessere animale superiori alle norme (anche a quelle biologiche!) durante tutte le fasi dell’allevamento. Un Parmigiano Reggiano che rimane anche sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. Il progetto ha permesso alla Casearia Sant’Anna e ai 5 allevamenti conferenti di ottenere importanti risultati tecnici ed economici. Oltretutto la casearia ha ottenuto un premio importante “Good milk” unica azienda del settore in Italia>>. 

Sul base del disciplinare tecnico OltreBio la casearia ha avviato l’iter di certificazione con ente di certificazione (Csqa). Il disciplinare permette al caseificio di controllare la fase a «monte» della filiera e conoscere gli standard d’allevamento utilizzati e di mostrare quello che si fa a possibili acquirenti (soprattutto stranieri) con possibile aumento del valore di mercato del prodotto.  

Inoltre il disciplinare permette a ogni allevamento che conferisce al caseificio di conoscere le proprie criticità per eseguire interventi mirati a risolverle (anche con l’aiuto di finanziamenti pubblici come il Psr).  

Clicca qui per visualizzare e scaricare le relazioni presentate al Sana di Bologna allo stand della Regione Emilia-Romagna: 

Medi-C-A-rbonio (pdf1.4 MB)

OltreBio (pdf5.27 MB)

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