Fitosanitario e difesa delle produzioni

Giardino domestico

Nel giardino domestico programmare correttamente la difesa dagli organismi nocivi alle piante è spesso più difficile rispetto ad altri spazi verdi urbani, a causa della vicinanza alle abitazioni e delle dimensioni quasi sempre ristrette. Per questo motivo, l'adozione di tecniche di lotta a basso impatto ambientale nei confronti delle principali avversità assume un'importanza particolare, anche in relazione alla possibile presenza di soggetti sensibili (bambini, animali domestici, ecc.). Alcune avversità molto frequenti nel verde ornamentale, come i fenomeni di carie del legno, creano in genere meno problemi nei giardini privati, dove le piante hanno spesso dimensioni più modeste. Al contrario, attacchi parassitari da parte di insetti che si sviluppano a carico dell'apparato aereo, pur non compromettendo in genere la salute della pianta, possono creare problemi di natura estetica e fastidi facilmente avvertiti dai residenti e scarsamente tollerati. Molti problemi potrebbero essere evitati fin dall'inizio attraverso una corretta scelta delle specie vegetali e il rispetto delle distanze d'impianto. Alcune specie ornamentali, estremamente diffuse e di notevole valore estetico, come l'evonimo giapponese (Euonymus spp.) sono infatti sistematicamente attaccate da parassiti come oidio, afidi o cocciniglie e richiedono cure continue. E' inoltre molto diffusa l'abitudine di mettere a dimora, in spazi ristretti, specie arboree che tendono col tempo a svilupparsi eccessivamente rispetto alle previsioni e che vengono in seguito sottoposte a drastiche potature per contenerne l'accrescimento. L'indebolimento che ne consegue finisce quasi sempre col favorire l'insorgenza di fenomeni di carie e una prematura eliminazione della pianta.

La maggior parte degli insetti fitofagi presenti nel giardino domestico non costituisce un problema per le piante ornamentali: molti di essi, infatti, pur alimentandosi a spese delle piante presenti, non causano danni sensibili e non sono quindi quasi mai percepiti dalle persone. Non mancano tuttavia casi in cui alcuni insetti, pur del tutto innocui, possono creare disagi e allarmi perché presenti in grandi quantità. In genere, in assenza di trattamenti chimici, la maggior parte delle specie potenzialmente dannose alle piante viene tenuta efficacemente sotto controllo da numerosi nemici naturali (uccelli e insetti utili). Soltanto un numero limitato di parassiti risulta quindi effettivamente in grado di causare problemi alle piante presenti nel giardino, oppure alle persone che lo frequentano.

Per i più comuni parassiti del giardino domestico, riportiamo alcune indicazioni di lotta che sono facilmente applicabili senza particolari precauzioni anche dal privato cittadino, in genere privo di particolari attrezzature. Volutamente non abbiamo previsto l'impiego di insetticidi chimici sulla vegetazione, allo scopo di non causare alcun disturbo ai soggetti più sensibili (bambini o animali domestici), agli organismi utili e alla fauna selvatica eventualmente presente o di passaggio, in grado di utilizzare il giardino di casa come una valida "stazione di servizio", dove trovare cibo e rifugio (basti pensare alle numerose specie di uccelli, farfalle diurne, pronubi selvatici ecc.).

Afidi e psille
Il problema principale è rappresentato dalla melata in grado, specialmente in caso di piante arboree, di provocare disagi alle persone, imbrattando automobili e manufatti sottostanti. In condizioni naturali questi insetti vengono efficacemente controllati da un gran numero di nemici naturali, predatori e parassitoidi: le coccinelle ne rappresentano l'esempio più noto.
Per limitare i problemi causati dagli afidi sarà quindi sufficiente asportare la melata mediante opportuni lavaggi, lasciando ai nemici naturali il compito di ridimensionare le colonie. I lavaggi andranno eseguiti tempestivamente e più volte anche per prevenire la formazione di fumaggini. In mancanza di atomizzatore si può ricorrere ad un'abbondante aspersione di acqua mediante tubo per irrigazione munito di rompigetto, avendo cura di eseguire l'operazione nelle ore serali e di non usare acqua troppo fredda. Va ricordato infine che un'eccessiva concimazione azotata favorisce indirettamente le infestazioni.

Cocciniglie
Le cocciniglie rappresentano un problema di difficile soluzione a causa della minor efficacia dei nemici naturali. A differenza degli afidi, inoltre, ripetute infestazioni possono portare a un deperimento irreversibile della pianta. Per questo motivo alcune specie vegetali particolarmente sensibili, come evonimo giapponese e alloro, andrebbero impiegate con una certa cautela. In caso di forti infestazioni su piante arbustive o arboree, la soluzione più semplice consiste nell'asportazione delle parti più colpite, che può essere eseguita in ogni periodo dell'anno. Nel caso di infestazioni più localizzate, può essere effettuata un'asportazione manuale dei follicoli mediante spazzolature di tronco e organi legnosi. Per le piante erbacee, come l'ortensia, l'asportazione deve essere effettuata con molta cura per evitare di danneggiare fusti e foglie, magari utilizzando guanti da giardinaggio o batuffoli di cotone.

Metcalfa
Tra la fine di maggio e l'inizio di giugno le forme giovanili fanno la loro comparsa sulla pagina inferiore delle foglie e sono poco mobili. E' possibile irrorare le piante infestate con getti d'acqua, secondo le indicazioni già riportate per gli afidi, in modo da far cadere il maggior numero possibile di insetti e rendere difficile il loro ritorno sulle piante ospiti. I risultati migliori si ottengono dirigendo il getto dal basso verso l'alto e ripetendo l'operazione più volte, in modo da bagnare efficacemente tutte le parti della pianta. Va ricordato che la tempestività nell'intervento è fondamentale, dato che la mobilità delle giovani metcalfe (e quindi la loro capacità di sfuggire al getto d'acqua e risalire sulle piante) aumenta sempre più con il passare del tempo. Eventuali lavaggi effettuati in piena estate possono dilavare l'abbondante melata e prevenire le fumaggini, ma non hanno alcun effetto sugli insetti.

Ifantria Americana
Il metodo di lotta più efficace consiste nell'asportazione, e successiva distruzione, dei rametti infestati, facilmente riconoscibili, anche ad alcuni metri di distanza, per le caratteristiche ragnatele sulla parte distale. Nelle piante più alte è possibile intervenire tramite apposito svettatoio, munito di asta allungabile. I controlli vanno eseguiti nei mesi di giugno e, soprattutto, in agosto, quando gli attacchi della seconda generazione arrecano i danni più gravi. E' molto importante la tempestività dell'intervento, che andrebbe eseguito quando le larve sono ancora giovani e vivono in gruppo all'interno dei nidi, in modo da prevenire estese defogliazioni ed eventuali "invasioni" a livello delle abitazioni nella tarda estate. Va infine ricordato che, malgrado la sua polifagia, l'Ifantria mostra una spiccata preferenza per l'Acero americano o Negundo. Per questo motivo l'impianto di questa specie andrebbe il più possibile evitato.

Insetti xilofagi
Gli interventi vanno effettuati non appena verificata la presenza dell'insetto, controllando attentamente in diversi momenti dell'anno l'eventuale comparsa di fori sul tronco, con fuoriuscita di rosura. In caso di lievi infestazioni su piante giovani è possibile praticare interventi di lotta meccanica introducendo un filo di ferro dolce nelle gallerie e cercando di trafiggere le larve, richiudendo in seguito i fori con stucco o terra inumidita. In presenza di infestazioni più gravi, conviene asportare direttamente i rami colpiti oppure, nel caso di esemplari arborei gravemente compromessi o con evidenti sintomi di deperimento, provvedere all'abbattimento dell'intera pianta e all'eliminazione della legna, allo scopo di evitare nuovi attacchi alle piante sane presenti. In giardini di grandi dimensioni, o con molte piante giovani, è possibile intervenire nei confronti dei Lepidotteri xilofagi (i cosiddetti Rodilegno) anche collocando, da maggio a settembre, 1-5 trappole attrattive a feromone, allo scopo di effettuare la cattura massale dei maschi adulti. La tecnica fornisce buoni risultati se ripetuta per alcuni anni, in quanto non incide sulle larve presenti, ma sulle infestazioni future.

Altri insetti
In presenza di eventuali parassiti di secondaria importanza, non compresi tra le specie citate in precedenza, è possibile intervenire secondo una delle seguenti tecniche generali, con evidenti vantaggi per l'ambiente, per gli organismi utili e, soprattutto, per la salute dei fruitori del giardino:

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ultima modifica 2017-12-18T14:35:00+02:00
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