Fitosanitario e difesa delle produzioni

Altri validi alleati

Oltre a farfalle e uccelli, un giardino è in grado di ospitare, nei suoi svariati microambienti, molte altre specie animali, spesso di ridotte dimensioni, quali invertebrati, rettili, anfibi e piccoli mammiferi. Numerose specie (basti pensare a ragni, ricci, lucertole e rospi) si nutrono di grandi quantità di organismi dannosi al giardino (ad es. insetti e limacce), svolgendo un’importante funzione di ausiliari, troppo spesso sottovalutata.
Piantare siepi o macchie di fitta vegetazione arbustiva, utilizzando specie autoctone o naturalizzate. Gli arbusti autoctoni offrono infatti nutrimento e rifugio a molte specie e talvolta risultano essenziali alla loro sopravvivenza. Al contrario, una siepe di specie esotiche o sempreverdi (specialmente conifere), ben più monotona, risulta assai poco ospitale per la fauna selvatica.
Sono assolutamente da evitare trattamenti con antiparassitari e diserbanti di sintesi, incompatibili con la fauna selvatica. Intervenire sempre in maniera localizzata, utilizzando prodotti di origine naturale e, se possibile, mantenendo fasce di rispetto (di almeno mezzo metro) da non sottoporre a trattamento.

Nella gestione delle aree a prato, seguire le indicazioni riportate per le farfalle, evitando quindi tagli troppo frequenti e raso terra e adottando, dove possibile, la pratica dello sfalcio alternato.

Creare habitat artificiali per la fauna selvatica, magari da collocarsi nei punti più marginali (e meno disturbati) del giardino. A seconda delle specie animali che si intende tutelare, questi habitat possono essere costituiti da:

  • cataste di legna, ceppi, tronchi o ramaglie, da collocarsi in punti tranquilli e non in pieno sole, in modo da garantire un sufficiente grado di umidità; il legname va disposto in modo da formare numerosi anfratti di varie grandezze;
  • muretti a secco e cumuli di pietre, sui quali collocare piante adatte a terreni rocciosi quali borracina, valeriana rossa, timo o saponaria;
  • piccole zone umide di ridotta estensione (6 m x 3 m) e limitata profondità (massimo 80 cm);
  • strutture, ripari e nidi artificiali di varia tipologia (in legno o altro materiale) destinati a insetti utili e piccoli mammiferi, reperibili in commercio o fabbricati direttamente.

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ultima modifica 2017-12-18T10:20:00+02:00
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