Fitosanitario e difesa delle produzioni

Cibo e rifugio per gli uccelli

Gli uccelli insettivori sono ottimi limitatori naturali di organismi dannosi alle piante ornamentali (e, in generale, alle colture), compito che svolgono del tutto gratuitamente e senza danni per l’ambiente. La cinciallegra, ad esempio, assai diffusa anche in parchi e giardini, è in grado di allevare due covate all’anno.
Una singola covata consuma, per completare lo sviluppo, circa 6.000-8.000 insetti (ovvero 800 grammi di cibo), ai quali va aggiunto il fabbisogno necessario ai genitori. Anche gli uccelli cosiddetti granivori, come i passeri, adottano un regime dietetico insettivoro durante il periodo di allevamento della prole (aprile-agosto) in quanto i nidiacei necessitano di cibo altamente proteico.
Tra gli insetti dannosi al giardino, la metcalfa e l’ifantria americana vengono attivamente predate da svariate specie di uccelli.
Ecco, quindi, alcuni accorgimenti utili a incrementare la presenza degli uccelli in città.

  • Piantare specie che producano, nel periodo estivoautunnale, frutti o semi particolarmente attrattivi per gli uccelli: è il caso di molte piante arbustive-arboree, autoctone o naturalizzate nel nostro territorio. In questo modo gli uccelli possono trovare alimenti a elevato contenuto energetico proprio nel momento in cui la presenza di insetti nel giardino comincia a diminuire. Alcune specie hanno tuttavia frutti velenosi per l’uomo: il loro utilizzo andrà quindi contenuto, specialmente in presenza di bambini.
  • In presenza di piccoli alberi da frutto, è possibile ricorrere a protezioni passive (reti) per impedire agli uccelli di danneggiare i frutti o attive (mezzi meccanici di disturbo), per allontanare gli uccelli senza arrecare loro danno. Va comunque ricordato che finché gli uccelli riescono a reperire cibo sufficiente negli spazi verdi o nella vegetazione spontanea, i danni alle piante coltivate rimangono di entità limitata.
  • Molti uccelli europei (cinciarella, cinciallegra, codirosso, passera mattugia ecc.), piuttosto comuni in parchi e giardini, costruiscono il nido entro le cavità dei vecchi alberi. Tuttavia i vecchi alberi cavi sono pressoché inesistenti nelle aree urbane, anche per evidenti motivi di sicurezza per i cittadini. La collocazione di nidi artificiali sulle piante arboree di maggiori dimensioni può risultare fondamentale per molte specie di uccelli (spesso assai selettive nella scelta dei siti di nidificazione), incrementandone sensibilmente la presenza nel territorio. Questa operazione deve essere eseguita senza arrecare danno all’alberatura, ricorrendo eventualmente ad opportuna struttura indipendente per il loro posizionamento. Esistono diversi tipi di nido artificiale, differenti per materiale, forma e dimensioni del foro d’ingresso, per consentire la nidificazione delle diverse specie, ciascuna con le proprie abitudini ed esigenze. In genere i nidi con foro d’ingresso di diametro compreso fra 26 e 40 mm consentono la nidificazione della maggior parte delle specie di passeriformi, impedendo allo stesso tempo l’ingresso di specie più grosse e più invadenti. Nella maggior parte dei casi, i nidi artificiali vanno collocati nel periodo autunno-invernale, a un’altezza di almeno 3-4 m da terra. Il foro d’ingresso va orientato al riparo dall’insolazione diretta, dagli agenti atmosferici (piogge e venti dominanti) e dalle correnti d’aria. La densità ottimale è influenzata da diversi fattori, tra cui caratteristiche della specie, ambiente e disponibilità di cibo. In generale per i piccoli passeriformi, gli uccelli più comuni in parchi e giardini, la densità ottimale dovrebbe essere di 8-10 nidi per ettaro, arrivando anche a 15 nidi in totale assenza di cavità naturali in loco e in presenza di buona disponibilità di cibo. Durante tutte le fasi di nidificazione il nido non deve essere assolutamente disturbato. Dopo l’estate occorre procedere alla pulizia del nido, asportando i residui vegetali in quanto questi, oltre a favorire accumulo di parassiti, impedirebbero la futura nidificazione primaverile.
  • L’inverno rappresenta un momento estremamente critico per molti uccelli, a causa del freddo e della scarsità di cibo a disposizione. Quest’ultima, in particolare, rappresenta un importante fattore di mortalità. La collocazione di mangiatoie nei punti riparati del giardino è in grado di garantire la sopravvivenza di molti individui, senza costringerli ad affrontare lunghi e rischiosi spostamenti. A seconda del tipo di cibo offerto (si veda sotto), verranno aiutate le specie insettivore, granivore od onnivore. Le mangiatoie vanno periodicamente rifornite (senza eccedere nella quantità) durante tutto il periodo autunno-invernale, ripulendole regolarmente dai rifiuti e sostituendo i cibi deperibili e/o ricchi di grassi. Il rifornimento va sospeso gradualmente all’arrivo della stagione riproduttiva, quando gli uccelli trovano agevolmente cibo in natura, anche per evitare l’instaurarsi di dipendenze troppo strette con l’uomo. Le mangiatoie vanno collocate a un’altezza minima di 2 m (o maggiore in presenza di gatti o altri predatori), in luoghi riparati dal sole e dai venti freddi, e in prossimità di cespugli o alberi, in modo da fornire agli uccelli un punto d’appoggio da cui ispezionare l’ambiente prima di posarsi o dove rifugiarsi in caso di pericolo.
  • In mezzo alla chioma delle piante arboree, gli uccelli trovano numerosi siti dove costruire il nido e rifugiarsi durante l’inverno. Le conifere (cedri, pini e abeti), conservando la vegetazione per tutto l’anno, assumono una particolare importanza in inverno, mentre per la nidificazione vengono preferite le specie caducifoglie autoctone. In tutti i casi vanno evitate le potature non strettamente necessarie e soprattutto le capitozzature delle piante, che comporterebbero la rimozione di gran parte della chioma. Quale norma generale della corretta esecuzione di una potatura, il diametro dei tagli non dovrebbe superare i 7 cm e la potatura su piante adulte non dovrebbe asportare più del 25% della chioma.
  • Anche gli uccelli gradiscono raccolte d’acqua anche di piccole dimensioni (pozze, vaschette, piccoli stagni, abbeveratoi ecc.), dove sia garantito un costante apporto idrico, nelle quali bere e farsi il bagno.


Arbusti e alberi con frutti appetibili per gli uccelli (pdf29.95 KB)

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ultima modifica 2017-12-18T10:27:00+02:00
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