Fitosanitario e difesa delle produzioni

Cimice dell'olmo

Da qualche anno, nel periodo estivo, vengono da più parti segnalati disagi conseguenti all’invasione delle abitazioni ad opera di Arocatus melanocephalus, un Rincote Ligeide comunemente noto come cimice dell’olmo.
Gli adulti dell’insetto, lunghi circa 6 mm, presentano colore di fondo nero con aree più o meno estese rosse.
La parte ventrale dell’addome è rossa. Le forme giovanili sono nere nella testa e nel torace, mentre l’addome è rossastro. Nelle ninfe, gli abbozzi alari sono neri.
Gli adulti dell’insetto, dopo aver trascorso l’inverno in svariati ricoveri (sotto le cortecce delle piante, negli ammassi di rottami e di materiale vegetale secco, nelle fessure dei muri e all’interno delle abitazioni), all’inizio della primavera si portano sugli olmi. Negli ammassi di samare (i frutti discoidali) avvengono gli accoppiamenti, l’ovideposizione e lo sviluppo degli stadi giovanili.
Raggiunto lo stadio adulto, l’insetto abbandona l’olmo, disperdendosi nell’ambiente alla ricerca di ripari: è in questa fase che vengono colonizzate piante di varie specie (è rinvenibile su quercia, nelle capsule di paulonia, negli strobili di conifere, nelle placche della corteccia del platano, ecc.) e invase le abitazioni prossime alle alberature di olmo.
Arocatus melanocephalus non rappresenta un pericolo per la salute in quanto non punge l’uomo e non veicola patogeni. Tuttavia la presenza numerosa e continua di folle di adulti sui muri esterni e all’interno delle abitazioni (nei serramenti, nei battiscopa, nei rivestimenti e negli arredi, compresi armadi, mobili della cucina e letti), unita alla facoltà dell’insetto di emettere un odore sgradevole quando è molestato sono causa di notevole fastidio.
L’impiego degli insetticidi nelle aree cortilive e all’interno delle abitazioni è molto pericoloso per la salute pubblica e inutile per il contenimento delle infestazioni. Il fenomeno deve essere affrontato con un approccio integrato, che preveda la pulizia delle aree degradate (dove è spesso abbondante la presenza di arbusti di olmo e di nicchie idonee allo svernamento), l’eliminazione delle samare cadute e la collocazione, in porte e finestre, di barriere che limitino l’ingresso degli insetti nelle case.
È bene ricorrere agli insetticidi solo nei siti dove sussistono condizioni di grave disagio, impiegando mezzi tecnici autorizzati e con la minima tossicità nei confronti dell’uomo, degli animali domestici e degli organismi utili.

Attenzione! Non confondere la Cimice dell’olmo con altri Ligeidi non molesti

Oxycarenus lavaterae
La specie è spesso confusa con la cimice dell’olmo (Arocatus melanocephalus) per via dell’aspetto degli adulti (neri con emielitre parzialmente rossastre e lunghi 5-6 mm) e del comportamento gregario (l’inverno è trascorso dagli adulti ammassati sui tronchi di piante arboree, soprattutto tiglio). Le forme giovanili evolvono a spese dei semi di Malvacee (es. malva e ibisco).

Pyrrhocoris apterus
L’adulto misura 9 mm ed è nero con disegni rossi. Le emielitre sono rosse e nere con un’evidente macchia rotonda nera centrale. L’insetto vive a spese di varie piante spontanee ed ha comportamento gregario.

Arocatus longiceps
Molto simile per dimensioni, colore e biologia, si differenzia da A. melanocephalus perché ha come pianta ospite il platano e non ha tendenza ad ammassarsi negli edifici.

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ultima modifica 2012-12-05T16:30:00+02:00
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