Fitosanitario e difesa delle produzioni

Maculatura angolare della fragola - scheda tecnica

(Xanthomonas fragariae)

Ospite principale è la fragola (Fragaria ananassa).

Distribuzione geografica

la presenza del patogeno viene segnalata nelle aree di coltivazione della fragola in Italia, Francia, Grecia, Spagna, Portogallo e Romania; è presente negli Stati Uniti, in Argentina, Brasile e Venezuela, in Australia e Nuova Zelanda.

Sintomi

150-1 (jpg29.53 KB)In condizioni ambientali idonee i sintomi della batteriosi, che ha una lenta evoluzione, possono essere osservabili durante tutto il ciclo vegetativo della pianta (aprile-maggio per la fragola in produzione e settembre-ottobre per i vivai).
La malattia è causa di norma sulle foglie di maculature idropiche, a contorno poligonale, chiaramente delimitate dalle nervature secondarie. A questo stadio le lesioni sono visibili solo sulla pagina inferiore della foglia ed osservate controluce appaiono di colore giallognolo. Dopo circa 2 settimane le lesioni si rendono visibili anche sulla pagina superiore come maculature di colore bruno-nerastro tendente al violaceo.

150-2 (jpg34.77 KB)Talora, in condizioni di elevata umidità ambientale, sulla pagina inferiore della foglia si possono formare gocce giallastre di essudato batterico che col tempo disseccano formando sottili pellicole lucide. La confluenza di più lesioni causa ampie aree di necrosi e la lamina fogliare col tempo si lacera. Il periodo di maggiore suscettibilità delle foglie è quello successivo alla loro completa apertura.

Occasionalmente si può assistere ad un repentino avvizzimento della pianta causato dall'invasione batterica dei tessuti vascolari. Le giovani foglie presentano alla base aree idropiche lungo le nervature ed alcune zone della corona, dapprima idropiche, si disgregano causando anche la morte della pianta. Le rare lesioni osservate sui frutti sono di solito limitate alla zona calicina.

Epidemiologia

Le principali fonti di infezione della maculatura angolare della fragola sono i residui di foglie infette e le 150-3 (jpg4.82 KB)infezioni della corona presenti sugli stoloni usati come materiale di propagazione.
X. fragariae inoltre è molto resistente all'essiccamento e può sopravvivere per lunghi periodi nelle foglie infette interrate. I batteri, che penetrano nei tessuti attraverso stomi e ferite, vengono diffusi in campo veicolati dall'acqua (piogge, irrigazioni per aspersione); la loro disseminazione è inoltre favorita dalle operazioni colturali. Condizioni predisponenti la moltiplicazione del patogeno e la manifestazione della malattia sono temperature diurne mediamente intorno ai 20°C e basse temperature notturne (anche prossime al congelamento) unite ad elevata umidità; lunghi periodi di precipitazioni, irrigazioni e pesanti rugiade sono estremamente favorevoli. L'allevamento della fragola in ambiente protetto sembra essere poco favorevole agli attacchi della batteriosi. E' stato osservato che le piante di fragola vigorose (ben concimate) sono più suscettibili alla batteriosi di quelle stentate o debilitate per cause ambientali o di malattia.

Prevenzione e lotta

150-4 (jpg52.03 KB)I danni più gravi che di norma la batteriosi può causare sono i disseccamenti fogliari, che se molto diffusi possono indirettamente essere responsabili della produzione di frutti di scarsa qualità.
La disseminazione a grande distanza di X. fragariae avviene attraverso il materiale di propagazione. Pertanto è fondamentale che la produzione di stoloni venga fatta sotto attento controllo di campo e che gli stoloni siano sottoposti ad analisi di laboratorio, con particolare riferimento alle nuove cv presentate e diffuse rapidamente sui mercati.
Nei casi in cui si individuano focolai di malattia è opportuno: non destinare alla propagazione le piante provenienti dai campi infetti; bruciare tutte le piante infette; non coltivare fragola per almeno tre anni in quei terreni; effettuare nuove coltivazioni ad almeno 300 metri di distanza dai campi risultati infetti.

150-5 (jpg46.39 KB)Gli eventuali interventi con prodotti a base di rame, che peraltro si sono rivelati abbastanza efficaci nel contenimento della maculatura angolare, devono essere effettuati valutando i possibili e noti effetti fitotossici. Tuttavia si possono consigliare due trattamenti con prodotti rameici, alla dose di 150g/hl di principio attivo, da effettuare a 10-15 giorni di intervallo l'uno dall'altro nelle prime fasi dello sviluppo vegetativo, dopo la pulizia delle piante dalle foglie vecchie residue.
Per quanto riguarda la suscettibilità varietale purtroppo non sono attualmente disponibili cv tolleranti alla batteriosi.

Raccomandazioni

Sulle foglie, sulle corone e sui frutti della fragola si possono osservare frequentemente alterazioni simili a quelle causate da X. fragariae, ma di origine diversa. Pertanto è opportuno non limitarsi ad una diagnosi visiva, ma prelevare un campione da sottoporre ad analisi batteriologica.

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ultima modifica 2019-01-14T10:19:00+02:00
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