Fitosanitario e difesa delle produzioni

Lotta biologica alla vespa cinese nei castagneti dell'Emilia-Romagna

(Bologna, 20 aprile 2011) Continua il programma di introduzione del Torymus nelle aree infestate. Dodici le zone interessate dai lanci programmati dalla regione.

Continua senza tregua la lotta alla vespa cinese nei castagneti dell’Emilia-Romagna. Questo piccolo parassita che danneggia le piante di castagno si è oramai insediato in tutta la zona appenninica della regione, ma dovrà sempre più fare i conti con il suo nemico naturale, il Torymus sinensis.

Il Torymus è un insetto parassitoide che attacca esclusivamente le larve della vespa e ne arresta lo sviluppo. Alla fine di aprile, il Torymus è stato introdotto in vari castagneti infestati della regione con l’obiettivo di ottenere una progressiva riduzione delle popolazioni di vespa cinese.

I lanci del parassitoide sono avvenuti in dodici diverse aree, per cercare di coprire al meglio il territorio regionale vocato alla produzione delle castagne. Il programma di introduzione del Torymus ha riguardato le seguenti località: Vetto, Villa Minozzo e Carpineti, in provincia di Reggio Emilia, Albareto (fraz.Folta) e Neviano degli Arduini (fraz. Campora) nel parmense, Zocca (fraz. Monteombraro) in provincia di Modena, Castel del Rio (loc. Sestetto) e Loiano, in provincia di Bologna, Casola Valsenio in provincia di Ravenna, Bagno di Romagna (fraz. Lago di Acquapartita) in provincia di Forlì-Cesena e Sant’Agata Feltria nel riminese.

I lanci del Torymus rientrano nel piano di lotta alla vespa cinese finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato dal Servizio fitosanitario della Regione in collaborazione con il Consorzio fitosanitario di Reggio Emilia, l’Università di Torino, l’Università di Bologna e l’Università di Modena e Reggio Emilia.

L’introduzione del parassitoide era già iniziata lo scorso anno in via sperimentale in un numero limitato di siti. Questo per verificare l’effettiva capacità di adattamento dell’insetto nei nostri ambienti. Le prove hanno avuto successo e i ricercatori hanno oggi a disposizione per i lanci i primi parassitoidi “nati” in regione. Inoltre dal 2009 un castagneto di Carpineti (RE) è divenuto una vera e propria “biofabbrica naturale” di questo insetto utile, che potrà consentire di produrre altri insetti per i lanci futuri. Una seconda biofabbrica sta per essere realizzata in un’area appositamente predisposta nell’imolese.

La vespa cinese (il suo nome scientifico è Dryocosmus kuriphilus) provoca danni molto evidenti ai giovani germogli e alle foglie su cui forma vistose galle.

Per i coltivatori di castagne è una vera e propria piaga, perché può compromettere seriamente le produzioni. L’insetto è presente non solo in Emilia-Romagna, ma in tutte le aree castanicole del nostro Paese.

 

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ultima modifica 2012-11-30T13:37:00+02:00
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