In redazione arriva la primavera con il Concorso delle stazioni fiorite
Una nuova iniziativa realizzata dalla Federconsorzi in collaborazione con il Touring Club Italiano che ha l'obiettivo di abbellire le stazioni ferroviarie di Torino, Firenze e Roma
Marzo 1911. Una tavola con fringuelli e pettirossi fa capolino dietro una cartina con le stazioni ferroviarie, mentre qua e là spuntano rose e iris. Tira decisamente aria di primavera negli uffici della redazione della Federcorsorzi. Ma non c'è un attimo da perdere perché gli articoli da mandare in stampa sono tanti. Sul tavolo del direttore si accumulano dattiloscritti e prove di tavole a colori. Sul numero del 9 aprile del “Giornale di agricoltura della domenica” c’è da presentare una nuova iniziativa realizzata dalla Federconsorzi in collaborazione con il Touring Club Italiano. Si lancia il Concorso delle stazioni fiorite che è decisamente una bella novità alla quale dedicare una pagina intera. Il numero del 30 marzo del quindicinale “L'Italia Agricola” prevede invece l'uscita, tra gli altri, di un articolo dedicato agli uccelli utili in agricoltura corredato da una splendida tavola a colori commissionata ad Ercole Casanova.
L’articolo di presentazione del Concorso delle stazioni fiorite è affidato alla penna di Ettore Parenti, collaboratore della Cattedra Ambulante di Piacenza e fine giornalista. La cartina con le stazioni interessate al Concorso è pronta. Parenti stende gli ultimi appunti su questa iniziativa il cui scopo è quello di "abbellire le nostre stazioni ferroviarie rendendole meglio adatte a quello che è spesso chiamato il paese dei fiori". Da un po' di tempo la Federconsorzi e il Touring Club Italiano stanno mettendo insieme le proprie forze per realizzare questo progetto, destinato ai capistazione e a tutto il personale ferroviario, invitati a dare un aspetto gradevole agli spazi e agli ambienti delle stazioni, dalle sale di attesa alle pensiline. Qualcuno ci mette la creatività, qualcun altro il pollice verde: aiuole fiorite e vasi traboccanti, allieteranno i viaggiatori in attesa o in transito nelle stazioni italiane. Le forze sono ancora limitate e le somme dei montepremi pure. Il concorso viene lanciato, poi si vedrà. L'edizione 1911 parte con le stazioni - circa 400 – poste sulle linee che portano alle città di Torino, Firenze e Roma. Si tratta delle tre città, capitali d'Italia in tempi diversi, che ospitano la Grande esposizione nazionale italiana, realizzata proprio per festeggiare il cinquantesimo dell'Unità d'Italia. A Torino l’esposizione è dedicata alla tecnica e al progresso, a Roma alle arti e alla cultura, a Firenze al ritratto e alla floricoltura. A visitare queste mostre arriveranno anche molti visitatori dall’estero, i quali, nelle ore di attesa nelle stazioni, sicuramente gradiranno il trionfo di profumi e di colori derivato dagli artistici allestimenti floreali.
Il segno della primavera nella redazione della Federconsorzi non si ferma qui. Il direttore manda in stampa anche un articolo dedicato agli uccelli utili all'agricoltura.
Nel contributo si parla a tutto tondo del comportamento di questi volatili diffusi nelle campagne italiane, rimarcandone la loro utilità in quanto divoratori di insetti dannosi. La tavola a colori, disegnata da Ercole Casanova di Piacenza, è davvero molto raffinata e sicuramente testimonia dell'attenzione data dalle riviste agrarie all'aspetto artistico della comunicazione.
Sempre al Casanova viene affidata la realizzazione delle tavole delle rose rifiorenti che accompagnano gli articoli, sempre in uscita nel 1911, di Gustavo Vagliasindi, della Cattedra ambulante di Sanremo, dedicate ai fiori.
Porta invece la firma del pittore piacentino Nazzareno Sidoli la tavola che correda l’articolo sull’iris.
La floricoltura italiana sta assumendo un profilo sempre più importante ed anche i fogli agrari seguono in prima linea lo sviluppo industriale di quest'antichissima tradizione italiana. L’attenzione verso la floricoltura, domestica ma non solo, non è una novità. Uno dei primi opuscoli uscito per la collana della Biblioteca popolare illustrata dell'Italia Agricola è dedicato proprio alla coltura dei fiori ed è firmato dai giardinieri reali piemontesi Giuseppe e Marcellino Roda.
Disegni di coltivazioni floreali corredano anche gli almanacchi di fine Ottocento.
Nel 1903 la rivista “L’Italia Agricola” fa uscire invece un paio di articoli nei quali si invitano tutti gli agricoltori ad approntare giardini ed aree verdi nelle proprie tenute, piccole o grandi che siano, anche contigui ad orti e frutteti.
A questo tema dedicherà molte energie anche un uomo di punta della Federconsorzi, Edoardo Bassi, autore nel 1926 di un volume edito dalla casa editrice piacentina Tarantola.
E con la splendida tavola dedicata alla fragola di bosco, disegnata da Ercole Casanova, concludiamo questa “carrellata” agraria nel segno della primavera.
di Daniela Morsia - Referente Biblioteca comunale Passerini-Landi di Piacenza
Fonti: Giornale di agricoltura della Domenica, L'Italia Agricola (o Italia Agricola)
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