Protezione della fauna
Zone di ripopolamento e cattura
Cosa sono
Le Zone di Ripopolamento e Cattura (Zrc) sono aree individuate specificamente per i seguenti scopi:
- incrementare la riproduzione naturale delle specie selvatiche autoctone
- favorire la sosta e la riproduzione delle specie migratorie
- determinare, mediante l'irradiamento naturale, il ripopolamento anche nelle zone contigue
- consentire la cattura delle specie cacciabili per immissioni negli ATC oppure il reinserimento in altre zone di protezione.
Il comprensorio individuato per l'istituzione di una Zrc dovrebbe ricadere per almeno il 60% della superficie in un’area ad alta vocazione per la o le specie in indirizzo e l'estensione ne deve essere rapportata alle esigenze ecologiche, così come indicato nella Carta regionale delle vocazioni faunistiche e nel Documento orientativo sui criteri di omogeneità e congruenza per la pianicazione faunistico-venatoria (1.08 MB), pubblicato nel 1994 dall'Istituto nazionale per la fauna selvatica.
Qui di seguito gli atti di approvazione, perimetrazione, ampliamento o revoca relativi a Zrc sul territorio regionale:
- Delibera di Giunta regionale n. 1812 del 16 settembre 2024 Istituzione di zone di ripopolamento e cattura in territorio di Ravenna e Rimini
- Delibera di Giunta regionale n. 1702 del 09 ottobre 2023 “Istituzione della Zona di ripopolamento e cattura denominata "Montimoraro" in territorio di Ferrara.
- Delibera di Giunta regionale n. 1141 del 03 luglio 2023 Utilizzo faunistico venatorio del patrimonio demaniale forestale regionale nel territorio di Forlì-Cesena. modifica delle deliberazioni della giunta regionale n.1638/2010, n.1916/2011, n.385/2020.
- Delibera di Giunta regionale n. 856 del 29/05/2023 Istituzione di Oasi di protezione e Zone di ripopolamento e cattura in territorio di Piacenza.
- Delibera di Giunta regionale n. 555 del 12 aprile 2023 di ampliamente ed istituzione di Zrc nel territorio di Forlì-Cesena
- Delibera di Giunta regionale n. 278 del 28 febbraio 2023 di ampliamento e istituzione di Zrc nel territorio di Reggio Emilia
- Delibera di Giunta regionale n. 2350 del 27 dicembre 2022 di istituzione di Oasi e Zrc nel territorio di Bologna
- Delibera di Giunta regionale n. 2133 del 5 dicembre 2022 - Conclusione dell'istruttoria per la Zrc "Leguigno"
- Delibera di Giunta regionale 2020 del 21 novembre 2022 “Ampliamento e nuova istituzione di Zone di Ripopolamento e Cattura nel territorio di Modena (Atc MO 02)”.
- Delibera di Giunta regionale 696 del 04 maggio 2022 “Istituzione delle Zone di protezione della fauna selvatica del territorio di Modena e rettifica dei confini della zona denominata "Valle del Mezzano" in territorio di Ferrara”
- Delibera di Giunta n. 906 del 6 giugno 2022 Istituzione di Zrc in territorio di Reggio Emilia
- Delibera di Giunta n. 959 del 21 giugno 2021 Modifica di alcune Zrc in Provincia di Rimini
- Delibera di Giunta n. 730 del 17 maggio 2021 Istituzione Oasi e Zrc a Parma
- Delibera di Giunta n.1366 del 12 ottobre 2020 Istituzione Oasi e Zrc Ravenna
- Delibera di Giunta n. 1008 del 3 agosto 2020 Istituzione Oasi e Zrc a Ferrara
- Delibera di Giunta n. 905 del 20 luglio 2020 istituzione Oasi e Zrc Bologna
- Delibera di Giunta n. 385 del 24 aprile 2020 istituzione Oasi e Zrc Forlì-Cesena
- Istituzione delle Oasi e delle Zone di Ripopolamento e Cattura afferenti il territorio della provincia di Rimini - Delibera n. 1335 del 29-07-2019.
Zone di rifugio
- L’istituzione delle zone di rifugio avviene quando ricorra una delle seguenti condizioni:
- istituzione o rinnovo in corso di una zona di protezione nel limite di superficie prestabilito o impossibilità di realizzarla per opposizione motivata dei proprietari o conduttori;
- sia necessario provvedere, con urgenza, alla tutela di presenze faunistiche di rilievo.
Il provvedimento istitutivo indica il perimetro e l’estensione del territorio e stabilisce le forme con cui si promuove la collaborazione dei proprietari o conduttori dei fondi e le modalità straordinarie di tutela della fauna selvatica e delle attività agricole.
Il provvedimento adottato viene reso noto mediante l'affissione di manifesti presso i Comuni e le frazioni o borgate interessati.
Provvedimenti vigenti:
- Delibera di Giunta regionale n. 1546 del 19 settembre 2023
Istituzione di una zona di rifugio ai sensi dell’art 22 L.R.8/94 denominata “Vallone” in territorio di Ferrara
- Delibera di Giunta regionale n. 1547 del 19 settembre 2023
Istituzione di una zona di rifugio ai sensi dell’art 22 L.R.8/94 denominata “Cappellone” in territorio di Ferrara
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Delibera di Giunta regionale n. 1290 del 26 luglio 2023 Istituzione della Zona oggetto di limitazioni denominata "Ghirardi" nel territorio di Parma - L.R. n. 8/1994, Art. 51
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Delibera di Giunta regionale n. 1289 del 26 luglio 2023 Istituzione della Zona di rifugio denominata "Palazzo Prada" in territorio di Bologna.
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Dgr 689 del 4 maggio 2023 "Istituzione di zone soggette a limitazione ai sensi dell'art. 51 nei Comuni di Budrio e Molinella (Bo)"
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Dgr 1833 del 2 novembre 2022 “Modifica dei confini della Zona di rifugio "Montefalcone" di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 1215/2022 e istituzione di una zona soggetta a limitazioni di cui all'art. 51 nel territorio di Reggio Emilia.”
Oasi
Esse vengono istituite, preferibilmente, lungo le rotte di migrazione della avifauna e nei terreni demaniali, secondo le esigenze di tutela individuate dal piano faunistico-venatorio provinciale.
L'istituzione di un'oasi ha come obiettivi la salvaguardia delle emergenze naturalistiche e faunistiche nonché il mantenimento o l'incremento delle popolazioni selvatiche, della diversità biologica, dell'equilibrio delle comunità, e quindi la conservazione o il ripristino di condizioni il più possibile vicine a quelle di naturalità.
Per indivuduare i territori più idonei ad ospitare un'oasi, in primo luogo si tiene conto del valore naturalistico complessivo (Vnc) di cui alla Carta delle vocazioni faunistiche, privilegiando aree ricadenti nei territori classificati a massimo Vnc.
L'estensione delle oasi deve garantire il raggiungimento delle finalità per le quali vengono istituite e può essere anche estremamente limitata nel caso di emergenze naturalistiche puntiformi (ad esempio le garzaie).
- Delibera di Giunta regionale n. 1141 del 03 luglio 2023 Utilizzo faunistico venatorio del patrimonio demaniale forestale regionale nel territorio di Forlì-Cesena. modifica delle deliberazioni della giunta regionale n.1638/2010, n.1916/2011, n.385/2020.
- Delibera di Giunta regionale n. 856 del 29/05/2023 Istituzione di Oasi di protezione e Zone di ripopolamento e cattura in territorio di Piacenza.
- Delibera 278 del 28 febbraio 2023 di ampliamento e istituzione di Zrc nel territorio di Reggio Emilia
- Delibera 2350 del 27 dicembre 2022 di istituzione di Oasi e Zrc in territorio di Bologna
- Delibera 696 del 04 maggio 2022 “Istituzione delle zone di protezione della fauna selvatica del territorio di Modena e rettifica dei confini della zona denominata "Valle del Mezzano" in territorio di Ferrara”
- Delibera 906 del 6 giugno 2022 Istituzione ZRC Reggio Emilia
- Delibera n. 730 del 17 maggio 2021 Istituzione Oasi e ZRC Parma
- Delibera n.1366 del 12 ottobre 2020 istituzione Oasi e ZRC Ravenna
- Delibera n. 1008 del 3 agosto 2020 istituzione Oasi e ZRC Ferrara
- Delibera n. 905 del 20 luglio 2020 istituzione Oasi e ZRC Bologna
- Delibera n. 385 del 24 aprile 2020 istituzione Oasi e ZRC Forlì-Cesena
- Delibera n. 1335 del 29 luglio 2019 Oasi del territorio della Provincia di Rimini.
Centri pubblici per la riproduzione della fauna selvatica
In Emilia-Romagna attualmente non ne esistono.
Aree di rispetto
In tali aree l’esercizio venatorio può essere vietato ad una o a più specie o essere autorizzato secondo regole più restrittive, per una durata sufficiente a consentire un’efficace tutela e comunque per almeno una stagione venatoria.
La loro superficie non può superare complessivamente il dieci per cento di quella dell’ATC.
Il ricorso all'istituzione di tali aree è particolarmente opportuno laddove sono presenti specie, quali ad esempio il cinghiale e i cervidi, che a causa del forte impatto con le attività agricole sconsigliano l´istituzione di zone a totale protezione della fauna.
In queste zone i danni alle attività agricole sono a carico degli ATC, tranne quelli provocati dalle specie non cacciabili.
Le aree di rispetto sono finalizzate alla protezione di talune specie senza escludere la possibilità di effettuare prelievi venatori oculati su altre specie. I prelievi ammessi devono essere effettuati utilizzando forme di abbattimento a basso impatto e un numero limitato di interventi.
Nelle aree di rispetto può essere consentita la cattura di fauna selvatica a fini di ripopolamento.
Ciascuna area di rispetto è soggetta ad un regolamento di gestione che l'ATC deve trasmettere alla Provincia assieme al programma annuale delle attività. La Provincia verifica l'uniformità tra i regolamenti delle singole aree di rispetto al fine di garantire una gestione globale ed integrata del territorio provinciale.
Soltanto le aree di rispetto nelle quali l'esercizio venatorio è vietato a tutte le specie possono entrare a far parte della percentuale di territorio destinato a protezione della fauna.