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Introduzione

La regione Emilia-Romagna rappresenta uno dei maggiori poli nazionali per l’allevamento di molluschi e il principale produttore italiano di mitili e vongole veraci, rafforzare il ruolo dell’acquacoltura nel contesto dell’economia regionale rappresenta uno degli obiettivi di crescita del comparto. In tale contesto si inserisce il Piano regionale delle Zone allocate per l’acquacoltura (Aza), quale strumento attraverso cui rafforzare la competitività della produzione acquicola, promuovere lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura e la tutela ambientale.

Le Aza sono aree caratterizzate da condizioni ambientali favorevoli alla produzione acquicola che mirano a massimizzare la coesistenza con altri usi del mare e a ridurne i conflitti. La designazione di tali aree avviene tramite analisi spaziali e pianificazione strategica in cui vengono rispettati criteri amministrativi, ambientali e socioeconomici per favorire lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura. Per tale scopo, lo sviluppo della proposta del piano si basa sulle Linee guida Gfcm (2017), sulla Guida tecnica Aza a cura dell’Ispra (2020) e sul manuale Fao per l’uso del Gis nella selezione delle Aza (2024).

La realizzazione del Piano regionale Aza-Rer è attuata mediante un accordo ai sensi dell’art. 15 della L. 241/1990 con l’Università Iuav di Venezia ed il Centro Nazionale di Ricerca Ismar nell’ambito del Pn Feampa 2021/2027, ed in particolare con l’Azione 2 “Pianificazione e gestione coordinata degli spazi per l’acquacoltura” dell’Obiettivo specifico 2.1 in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale Strategico per l’acquacoltura italiana 2021-2027 (Pnsa Italia).

Considerati il contesto delle politiche internazionali, europee, nazionali e regionali, Il Piano Aza-Rer intende perseguire i seguenti obiettivi:

  • Produzione: promuovere lo sviluppo quali-quantitativo del settore;
  • Sostenibilità: contribuire allo sviluppo di una filiera sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale;
  • Tutela ambientale: contribuire alla buona qualità degli ecosistemi acquatici dai quali dipende la produzione del settore;
  • Resilienza: contribuire alla resilienza del comparto in un contesto continuamente mutevole di condizioni ambientali e socioeconomiche;
  • Conoscenza: concorrere all’aggiornamento continuo delle conoscenze indispensabili per garantire l’efficienza, la competitività e la sostenibilità del settore;
  • Governance: concorrere al rafforzamento della capacità istituzionale e di semplificazione delle procedure amministrative per svolgere le attività di acquacoltura.

Si tratta, dunque, di una strategia condivisa tra istituzioni, ricerca e operatori, verso un futuro in cui sostenibilità e produttività vadano di pari passo. 

Il Workshop del 25 giugno 2025

Supporto dei “Portatori di Interesse” alla Redazione del Piano Aza

Il Workshop, che si è tenuto il 25 giugno 2025 nella Sala XX Maggio a Bologna, si inserisce nel percorso di redazione del Piano Aza-Rer. Con questo primo workshop si è dato avvio al dialogo con gli operatori e gli esperti del settore raccogliendo osservazioni e spunti di riflessione per il futuro sviluppo dei lavori. Durante la giornata sono stati discussi al­cuni aspetti specifici che il Piano sarà chiamato ad affrontare, quali le opportunità di adattamen­to ai cambiamenti climatici e la diversificazione del settore acquicolo.

L'evento, che ha riunito operatori del settore, esperti, ricercatori, si è articolato in sessioni plenarie e interattive, con i seguenti focus:

  • presentazione del quadro preliminare del Piano, inclusi gli obiettivi strategici e l’analisi cartografica delle aree potenziali;
  • sessioni partecipative, dove i portatori di interesse hanno condiviso osservazioni su criteri di allocazione, opportunità di diversificazione e resilienza climatica, utilizzando mappe e strumenti di co-progettazione;
  • discussione aperta sulle sfide del settore, dalla competitività alla sostenibilità.

Il processo di consultazione: dialogo continuo con il territorio

Il 21 luglio 2025 si sono tenuti a Cattolica e Goro i primi confronti bilateri. L’incontro sul territorio, richiesto da specifici operatori del settore, persegue l’obiettivo di mantenere un dialogo diretto con le singole realtà territoriali e gli esperti nel percorso di condivisione e co-costruzione del Piano Aza-Rer.

Ai due confronti bilateri hanno partecipato il Consorzio Mitilicoltori dell’Emilia-Romagna e il Consorzio Unitario Novellame di Goro, coordinati dal gruppo di lavoro dell’Università Iuav di Venezia e della Regione Emilia-Romagna.

Documenti

Ultimo aggiornamento: 02-09-2025, 16:22

Foto Fabrizio Dell'Aquila