Semaforo verde per la riforma del sistema europeo delle indicazioni geografiche

Il nuovo regolamento entrerà in vigore nei primi mesi del 2024 dopo i passaggi formali in Parlamento e Consiglio Ue. Si rafforza il ruolo dei Consorzi di tutela, la protezione di Dop e Igp e la trasparenza verso i consumatori

La riforma del sistema europeo delle Indicazioni geografiche ha avuto il via libera a fine ottobre da Parlamento europeo, Commissione europea e Consiglio Agrifish. Si tratta di "una buona notizia per il mondo dei prodotti di qualità e per la nostra regione che vanta 44 prodotti a marchio Dop e Igp" ha commentato l’assessore all’Agricoltura regionale, Alessio Mammi -. Un accordo raggiunto grazie anche all'impegno dell'europarlamentare Paolo De Castro, sempre in prima linea per la difesa e la promozione del cibo e dei prodotti di qualità. In particolare prodotti come l'Aceto balsamico di Modena Igp e gli aceti balsamici Dop, di Modena e di Reggio Emilia, saranno meglio tutelati e in generale il prezioso lavoro svolto dai Consorzi di tutela per la salvaguardia e la promozione delle produzioni di qualità sarà accompagnato da una normativa più vicina alle necessità dei produttori”.

"Lo avevamo promesso: dal 2024 i nostri agricoltori e produttori potranno contare su un nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità, con misure ambiziose, nel solo interesse delle nostre filiere produttive d'eccellenza" aveva sottolineato il relatore Paolo De Castro al termine dell’incontro all’europarlamento. "Il nuovo regolamento, che entrerà in vigore nei primi mesi del 2024 dopo i passaggi formali in Parlamento e Consiglio, farà evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza investire alcun fondo pubblico. Come? Rafforzando il ruolo dei Consorzi, la protezione di Dop e Igp, e la trasparenza verso i consumatori” aveva proseguito De Castro.

Il regolamento, infatti, “introduce l'obbligo di indicare sull'etichetta di qualsiasi Dop e Igp il nome del produttore, ed elimina una volta per tutte quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre Ig, come nel caso dell'aceto balsamico sloveno e cipriota, o del prosek made in Croazia. Viene infatti chiarito come le richieste di registrazione di menzioni tradizionali, come quella del prosek, non potranno più essere prese in considerazione, in quanto identiche o evocative di nomi di Dop o Igp".

"I prodotti Dop e Igp beneficeranno di protezione ex-officio anche nel sistema dei domini internet, con un sistema di geoblocking immediato di tutti i contenuti illeciti. Nel caso in cui le Ig siano utilizzate come ingredienti, sarà necessario informare il Consorzio dell'utilizzo del prodotto. Gli Stati membri che lo vorranno, potranno prevedere anche l'obbligo di autorizzazione scritta da parte dei Consorzi di tutela, a beneficio dei quali abbiamo inserito nuovi poteri, tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti, la programmazione produttiva con piani fino a sei anni e la promozione del turismo Ig, esemplificato le norme per la registrazione e la modifica dei disciplinari di produzione".

Infine il nuovo regolamento metterà la parola fine “anche su uno dei punti più discussi, il ruolo dell'ufficio europeo della proprietà intellettuale incaricato di gestire i marchi, i disegni e modelli dell'Ue, l'Euipo, che manterrà d’ora in poi un ruolo consultivo e solo su questioni amministrative, mentre l'interlocutore dei produttori resterà la Commissione Ue, consolidando il legame tra i marchi della qualità europea e lo sviluppo delle aree rurali" ha concluso De Castro.

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