Stop alle importazioni non sostenibili e innovazione. Il futuro del pomodoro italiano passa da qui
La mostra-convegno Tomato World Forum 2024 sul sistema del pomodoro da industria, tenutasi a metà febbraio a Piacenza Expo, ha avuto, tra le altre iniziative che vi si sono svolte, due momenti di particolare importanza.
Nella prima giornata si è tenuto il convegno “Contrastare l’importazione in Europa di conserve di pomodoro che non rispettano gli standard di sostenibilità europei. Una proposta della filiera italiana del pomodoro da industria”, organizzato dall’OI Pomodoro da Industria Nord Italia per presentare alle istituzioni una serie di iniziative indispensabili per porre un freno alla messa in commercio in Europa di derivati del pomodoro provenienti da Paesi extraeuropei che producono sotto le soglie minime di sostenibilità ambientale e sociale.
Ai lavori hanno preso parte numerosi rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee, tra i quali: il Ministro all’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e l’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi.
Le aziende conserviere italiane ed europee, insieme alle organizzazioni dei produttori agricoli, hanno avanzato la richiesta di una serie di interventi, a livello nazionale e a livello europeo, tesi a contrastare l’import in Ue di conserve di pomodoro che non rispettano gli standard di sostenibilità richiesti alle analoghe produzioni europee.
Le proposte della filiera
Sul piano nazionale la filiera propone una campagna informativa per chiarire ai consumatori che i derivati del pomodoro italiani sono cento per cento made in Italy e che la normativa italiana obbliga alla trasparenza e all’indicazione di origine in etichetta. Le aziende richiedono anche di accelerare l'adozione di strumenti per la verifica e il controllo della provenienza del pomodoro.
Sul piano europeo, la filiera invita a estendere anche agli altri Paesi l'obbligo di indicare l'origine del pomodoro in prodotti in cui questa materia prima è protagonista; adottare il principio di reciprocità di regole commerciali per i prodotti importati; approvare la direttiva europea "Corporate sustainability due diligence", che norma la gestione dell’impatto ambientale e sociale delle imprese, in particolare per il settore agroalimentare; normare e standardizzare indicatori di sostenibilità ambientale e sociale sui prodotti alimentari; supportare maggiormente i produttori europei di pomodoro con aiuti accoppiati; favorire l'adozione di nuove tecniche genomiche per migliorare le coltivazioni di pomodoro.
I progetti innovativi di Art-Er presentati a Future Farm
Nella sezione Future Farm di Tomato World Forum 2024, Art-Er ha presentato cinque progetti sperimentali finalizzati all’innovazione, alla tecnologia e alla sostenibilità dell’azienda agricola.
Future Farm ha rappresentato un momento qualificato in cui si è discusso delle nuove opportunità offerte dalle startup, dagli istituti di ricerca e dalle università per l’agricoltura del presente e del futuro e si è raccontano di quanto il mondo dell’agricoltura si avvale sempre di più dell’intelligenza artificiale per migliorare la produzione, ottimizzare le risorse e creare nuove occasioni di sviluppo economico
Sistemi di irrigazione dei campi sotto la regia dell’intelligenza artificiale, dispositivi altamente tecnologici per la protezione dei pannelli solari, database avanzati per favorire lo sviluppo e una equa retribuzione a una rete di produttori africani sono solo alcuni dei contenuti delle proposte avanzate da Art-Er.
Vediamole tutte e cinque:
- Ifarming è un progetto nato fra Imola e Parma per la completa gestione del sistema di irrigazione partendo dalla rilevazione capillare dell’umidità del suolo a diverse profondità, con la successiva elaborazione dei dati raccolti tramite l’intelligenza artificiale.
- SLID è un progetto di Reggio Emilia-Parma. L’idea alla base del progetto è un sistema di protezione automatico per i pannelli fotovoltaici. Precisamente, incrociando dati atmosferici, ovvero raccolti in loco, con quelli di previsione meteorologica, il sistema di monitoraggio sarà in grado di prevedere la possibile caduta di grandine e, in via preventiva, di attivare la copertura dei pannelli fotovoltaici.
- KiRa Technology è una startup creata a Savignano sul Rubicone (FC). Il progetto proposto prevede la realizzazione di un micro-cogeneratore a biomassa a basso impatto ambientale, idoneo per installazioni di piccola potenza, sia off-grid che on- grid, basato sulle tecnologie della gassificazione pirolitica e del motore a ciclo Stirling. La produzione di energia elettrica, energia termica e biochar può essere usata come ammendante in campo agricolo.
- Kinsect di Reggio Emilia presenta un progetto che affronta il mercato delle proteine sostenibili a base di insetto e si concentra sull’allevamento della mosca soldato, affrontando le sfide della scalabilità e della programmabilità nelle fasi di riproduzione degli insetti. Si tratta di una soluzione dirompente che utilizza una tecnologia brevettata e un innovativo impianto che consente una generazione efficiente su larga scala di uova e larve neonatali. Tramite questo processo, Kinsect sviluppa impianti per la produzione di farine sostenibili di insetto per i comparti della mangimistica e della itticoltura.
- In4Agri di Parma ha lavorato su un ecosistema digitale con soluzioni per coltivatori, allevatori e impianti di trasformazione alimentare per aiutare gli agricoltori a prendere le decisioni migliori per la sostenibilità ambientale e la tracciabilità della filiera.
- M.D.L. è progetto bolognese che punta alla promozione di un sistema economico-sociale circolare da parte dei produttori agricoli africani offrendo loro una retribuzione equa.
Per approfondire i progetti visita la pagina dedicata di Art-Er