Gli agriturismi dell'Emilia-Romagna piacciono sempre di più ai turisti italiani e stranieri

Nel 2022 è cresciuto il numero delle aziende attive in tutta Italia secondo i dati Istat presentati recentemente. In leggera controtendenza i dati della nostra regione dove però è cresciuto l'enoturismo e la gamma dei servizi offerti agli ospiti

Crescono le aziende agrituristiche italiane e cresce la presenza delle donne che sono più di un terzo di tutti i conduttori. È quanto emerge dai primi dati dopo la pandemia presentati recentemente da Istat e riferiti al 2022: le aziende agrituristiche attive risultano 25.849 (+1,8% rispetto al 2021); la crescita maggiore si verifica nel Nord-ovest (+2,7%) e nel Nord-est (+2,4%).

In leggera controtendenza l'Emilia-Romagna dove il settore ha fatto registrare nel 2022 un lieve calo del numero delle aziende agrituristiche che sono passate da 1.259 aziende attive nel 2021 a 1.223 a fine 2022 con una diminuzione di 36 unità (-2,9%). Le aziende iscritte nell’elenco degli operatori agrituristici sono 1.609, numero che comprende sia le aziende che svolgono effettivamente l’attività agrituristica sia quelle che ancora non hanno iniziato l’attività.

Bologna è la provincia con il maggior numero di aziende attive (234), seguita da Forlì-Cesena (193); Piacenza, Modena e Parma segnano una numerosità di aziende in attività compresa tra 140 e 153. Decisamente inferiore la presenza di strutture nelle province di Rimini e Ferrara che raggiungono rispettivamente 72 e 61 unità. La diminuzione più rilevante è segnata dalle province di Piacenza, Modena e Ravenna dove, rispetto all’anno 2021, le aziende attive si riducono rispettivamente del 8,4%, 6,7% e 6,4%. Tendenza inversa invece a Rimini con un +1,4% mentre resta sostanzialmente invariata la numerosità a Forlì-Cesena, Bologna e Parma.

Le aziende che hanno cessato l’attività nel corso del 2022 sono 59, leggermente in flessione rispetto alle 79 che avevano cessato l’attività nel 2021.

I servizi offerti 

Con riferimento ai servizi offerti sono 328 le strutture emiliano-romagnole nelle quali vengono offerti esclusivamente i pasti con un’incidenza di quasi il 27% delle aziende attive, con la stessa rilevanza, pertanto delle aziende che dispongono esclusivamente del servizio di ospitalità pari a 330 unità. Nel 47% delle aziende è possibile sia mangiare che dormire. Molte strutture offrono spesso ai loro ospiti, anche contestualmente, la possibilità di svolgere attività ricreative, culturali, didattiche, sportive, di ippoturismo, sociali ed educative. Gli ospiti degli agriturismi possono praticare attività sportive in 327 aziende, attività ricreative in 424 strutture, in 357 agriturismi sono offerte attività culturali, in 258 attività didattiche e in 21 è possibile praticare ippoturismo.

I turisti in Emilia-Romagna

In forte crescita il numero dei turisti che hanno soggiornato negli agriturismi emiliano-romagnoli nel 2022: sono stati quasi 186.000 (+26% sul 2021) in recupero rispetto alla situazione pre-pandemia del 13%. Tale incremento è attribuibile in particolare all’aumento dei turisti stranieri la cui presenza è cresciuta rispetto all’anno precedente del 61% recuperando ampiamente il calo degli arrivi del 2020. Decisamente positivo anche l’aumento degli arrivi dei turisti italiani con un incremento pari al 17% rispetto al 2021 e del 10% sul 2019.

Nel 2022 la permanenza media in agriturismo si è attestata a 2,7 giorni, in analogia a quanto accade per i b&b.

In ambito enoturistico, dopo l’avvio delle prime attività nel 2020, alle 38 aziende in esercizio al 2021, nel 2022 se ne aggiungono ulteriori 12 suddivise pressocché omogeneamente sull’intero territorio regionale. Il numero complessivo di aziende che svolgono attività enoturistica in Regione sale così a 50.

Per approfondire l'argomento e consultare le statistiche Istat degli ultimi cinque anni visita la pagina dedicata del sito.

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ultima modifica 2024-01-22T11:46:28+02:00
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