Introduzione
Il rapporto sulla qualità dei suoli agricoli è il risultato dell’attività di monitoraggio, finanziata dal Programma di sviluppo rurale 2014-2022, iniziata nel 2018 e completata nel 2023. Nel documento vengono analizzati una serie di indicatori di qualità del suolo che riguardano sia le proprietà chimico-fisiche (es. dotazione di sostanza organica, rapporto C/N, pH, contenuto di metalli pesanti) sia quelle biologiche (indice QBS-ar, fertilità biologica). Sono stati inoltre esaminati anche gli impatti di variabili relative alla gestione, al tipo di suolo e alla diversa coltura al fine di avere un quadro complessivo.
Nel rapporto inoltre sono stati oggetto di approfondimento, attraverso elaborazioni statistiche, i seguenti argomenti:
- contenuto di carbonio organico in termini percentuali;
- gestione aziendale e riflessi sul contenuto di carbonio organico;
- qualità biologica del suolo. Analisi dei microartropodi;
- contenuto di metalli pesanti potenzialmente tossici (As, Cd, Cu, Zn).
Le campagne di monitoraggio
Nel settembre 2018 è partita un’attività di monitoraggio della qualità dei suoli agricoli (caratteristiche chimico-fisiche e biologiche) che è stata completata nel 2023 (5 anni di durata).
Il progetto è stato finanziato dal Piano di sviluppo rurale 2014-2022 per un totale di 517.523 euro (Iva compresa). È stato seguito nel suo sviluppo dall'Area Geologia, Suoli e Sismica del Settore Difesa del territorio Servizio Geologico, sismico e dei suoli in accordo con il Settore Programmazione, sviluppo del territorio e sostenibilità delle produzioni della Direzione Agricoltura. I rilievi di campagna sono stati eseguiti dalla ditta I.ter. di Bologna, mentre le analisi chimico-fisiche sono a cura del laboratorio C.S.A. di Rimini.
Le campagne di rilevamento sono state due, la prima nel 2019 e la seconda nel 2022. Si sono svolte in 123 siti scelti sulla base della loro rappresentatività dei principali suoli agricoli della pianura e della collina e per i principali usi del suolo, quali frutteti, vigneti, seminativi, prati avvicendati e prati permanenti.
Le 60 aziende agricole selezionate per la partecipazione hanno aderito alle misure M10 (agro-ambiente) o M11 (agricoltura biologica) del Psr 2014-2022. Per ciascuna è stata individuata un’azienda controfattuale, situata nelle vicinanze e con suoli simili, ma che non aderisce alle misure del Psr.
Ultimo aggiornamento: 20-11-2024, 16:00