Introduzione
Oltre 12,4 milioni di euro sono le risorse messe a disposizione dei viticoltori dell’Emilia-Romagna che vogliono estirpare e reimpiantare i propri vigneti nella campagna 2025-26.
Lo prevede il bando relativo all’Intervento settoriale della Ristrutturazione e riconversione dei vigneti pubblicato con la Delibera di Giunta regionale n. 92 del 27 gennaio 2025.
L’intervento ha tra gli obiettivi quello di aumentare la competitività delle aziende e favorire la sostenibilità del settore contribuendo al rinnovo e modernizzazione delle vigne e incentivando il ricorso alla meccanizzazione delle coltivazioni.
Le domande possono essere presentate attraverso il sistema informativo Siag, messo a disposizione da Agrea, fino alle ore 13:00 del 31 marzo prossimo.
Le caratteristiche del bando
Gli imprenditori agricoli singoli o associati, i conduttori di superfici vitate o chi possiede un’autorizzazione al reimpianto possono accedere al bando e fare richiesta di finanziamenti che mirano a dare risposte alle diverse realtà produttive del territorio, dalla collina alla pianura.
Sono previsti diversi tipi di interventi:
- la riconversione varietale (cioè, il reimpianto di una diversa varietà di vite di maggior pregio enologico o commerciale);
- la ristrutturazione dei vigneti (intesa come la ricollocazione del vigneto in una posizione più favorevole o il reimpianto con modifiche al tipo di allevamento o sesto di impianto);
- il reimpianto di vigneti a seguito di estirpazione obbligatoria per ragioni fitosanitarie.
Il bando anche quest’anno consente il riuso delle strutture di sostegno dei vigneti, escludendole dalla richiesta di contributo.
Tutti gli interventi per i quali è richiesto il contributo possono iniziare solo in data successiva alla presentazione della domanda di sostegno.
Coloro che riceveranno il contributo della ristrutturazione e riconversione dei vigneti, dovranno mantenere il possesso del vigneto finanziato per almeno 5 anni, decorrenti dalla data della domanda di pagamento a saldo prevista come scadenza al 10 giugno 2026 oppure al 10 giugno 2027 se richiedono l’anticipo dietro presentazione di una garanzia fidejussoria a giugno 2026.
Al fine di incentivare la lotta alla Flavescenza dorata, malattia della vite diffusa in Regione, i richiedenti dovranno dimostrare di aver eseguito i due trattamenti obbligatori contro lo scafoideo vettore della malattia nonché aver estirpato le piante infette o con sintomi da Flavescenza.
Ultimo aggiornamento: 30-01-2025, 16:48
Foto Fabrizio Dell'Aquila