Introduzione
Quasi il totale (96%) delle studentesse e studenti partecipanti all’indagine consuma frutta e verdura fresca, anche più volte al giorno (60%). Sono alcuni dei risultati emersi dall’indagine realizzata per la Regione Emilia-Romagna dall’area Educazione comunicativa di Ri.Nova Soc. Coop di Cesena nell’ambito del progetto regionale “Io Coltivo. Dall’orto alla tavola”.
L’indagine era volta a valutare le conoscenze e i consumi di prodotti agroalimentari pre- e post-intervento nelle scuole coinvolte.
Il campione analizzato
La rilevazione è stata effettuata durante la prima edizione del progetto con elaborazione dei dati nel 2024. Alle studentesse e agli studenti (1.081) delle 51 classi di scuole secondarie di I grado coinvolte è stato somministrato un questionario “ex ante” all’avvio del progetto e un questionario “ex post” alla sua conclusione. I questionari erano composti da 23 domande e spaziavano dalle conoscenze su varie tematiche agricole, alle abitudini di acquisto e di consumo di prodotti agroalimentari, con particolare attenzione al comparto dell’ortofrutta. I questionari compilati sono stati 720 nell’indagine ex ante e 533 nella seconda. Il range di età delle studentesse e studenti intervistati andava dai 10 ai 15 anni.
I comportamenti virtuosi
Come emerge dall’indagine, l’ortofrutta di stagione è privilegiata dal 68% del campione. Inoltre, il 53% degli intervistati utilizza alimenti freschi e naturali, mentre molto bassa è la percentuale dei consumi di quelli confezionati e già pronti.
Per quanto riguarda lo spreco, si evidenzia a fine progetto un aumento della propensione al riutilizzo della verdura non consumata nella giornata. Passa dal 54% al 56% la percentuale di chi dichiara di consumarla tal quale il giorno seguente o al pasto successivo. Passa dal 10% al 12% chi afferma di riutilizzarla per preparare nuove ricette.
Sono pari all’80% le allieve e allievi che mangiano legumi e la maggior parte di loro li consuma 1-2 volte a settimana.
Una piccola curiosità: circa il 33% collabora con i genitori alla preparazione dei pasti.
Le modalità di acquisto
Dall’indagine emerge che solo una piccola percentuale delle studentesse e degli studenti coinvolti o delle loro famiglie acquista frutta e verdura direttamente dall’agricoltore (11%) mentre la maggior parte la compra al supermercato (60%). Elaborando le motivazioni di queste risposte, è scaturito che il prezzo è ancora considerato l’elemento privilegiato della scelta d’acquisto, anche a scapito della qualità e della freschezza.
È stato chiesto alle ragazze e ai ragazzi partecipanti quali fossero le caratteristiche più importanti da considerare durante la spesa ed è emerso che il 57% punta alla freschezza, stagionalità e provenienza.
Nelle case di studentesse e studenti vengono acquistati molti prodotti locali (59%), mentre il 25% non conosce la provenienza dei prodotti acquistati.
Riflettori accesi sul biologico
Eccezionale il numero di allieve e allievi che “ha sentito parlare” dei prodotti biologici (94% del totale). Da segnalare che, a fine progetto, è aumentato il numero degli studenti che acquistano i prodotti bio.
Relativamente all’uso dei pesticidi, una parte di loro pensa che sia preferibile un’agricoltura che li usa poco e, secondo la maggioranza, sarebbe preferibile che non ne facesse uso per niente.
Altri elementi d’interesse
Dall’indagine è emersa, a conclusione del progetto, una maggiore comprensione di concetti complessi e tecnici come “biodiversità”, “compostaggio”, “agricoltura sostenibile”.
Sorprendente la percentuale (25%) di studentesse e studenti che desidera svolgere in futuro il mestiere dell’agricoltore. Un risultato incoraggiante, considerato che si tratta di un settore che sente particolarmente la necessità di ricambio generazionale.
In conclusione, i risultati dell’indagine sono confortanti, ma si conferma la necessità di un impegno costante nell’educazione alimentare per accrescere la consapevolezza sul cibo e consolidare sane abitudini alimentari.
Ultimo aggiornamento: 29-01-2025, 11:01
Foto Ri.Nova Soc. Coop di Cesena