Introduzione
La campagna del pomodoro da industria del Nord Italia chiude quest’anno con ottimi risultati, dovuti soprattutto all’attività di pianificazione della produzione agricola e di quella industriale. Sono stati infatti consegnati in totale oltre 3 milioni di tonnellate di prodotto di alta qualità (grado brix 5).
Non soddisfa invece la resa per ettaro con una media di 69,3 t/ha, contro un valore storico quinquennale di 73,2 t/ha.
“Anche la campagna 2025, pur ottenendo il più alto quantitativo di pomodoro complessivamente mai prodotto nel Nord Italia e un’ottima qualità della materia prima, registra insoddisfacenti rese produttive per ettaro – ha commentato il presidente dell’OI Pomodoro da Industria Nord Italia, Giuseppe Romanini -. Ciò conferma che per affrontare le sfide poste dagli effetti del cambiamento climatico occorre dotare la nostra agricoltura di strumenti efficaci per difendere le produzioni in campo e sostenere progetti di ricerca varietale volti a ottenere varietà adatte ai nostri terreni e alle mutate condizioni climatiche, preservando la sostenibilità della filiera, il rispetto per l’ambiente e la competitività delle nostre imprese agricole e industriali nel panorama mondiale”.
Analizzando la campagna in tutte le sue fasi, l’Oi rileva come i trapianti, grazie a una parte agricola professionale e organizzata in OP che hanno gestito le difficoltà meteorologiche, siano stati ben calendarizzati, creando le condizioni per un’ampia campagna di raccolta da inizio luglio fino agli inizi di ottobre, senza accumuli di pomodoro da consegnare. Le piantine sono state messe a dimora su ben 45.030 ettari: un incremento dell’8% delle superfici a pomodoro rispetto agli anni precedenti, ampiamente giustificato dalla domanda di materia prima da parte del sistema industriale, visti i notevoli cali produttivi degli ultimi due anni per le condizioni climatiche avverse.
Le piantine in pieno campo hanno purtroppo risentito delle alte temperature anomale di giugno e di inizio luglio che hanno causato la caduta di fiori, provocando un ammanco di bacche di pomodoro attese a maturazione nel mese di agosto. Durante la campagna di raccolta nella parte centro-orientale del bacino dell’OI, inoltre, eventi piovosi di forte intensità hanno determinato cali produttivi.
Successivamente, grazie alle condizioni meteoclimatiche favorevoli di settembre, i volumi di consegne elevati delle ultime settimane hanno fatto raggiungere il quantitativo record mai consegnato e lavorato in precedenza nel bacino del Nord Italia. Al termine della campagna, quindi, l’ammanco rispetto al pomodoro complessivamente contrattato è stato di circa il 13%.
Ultimo aggiornamento: 17-10-2025, 15:42
foto Fabrizio Dell'Aquila
