Con le integrazioni apportate dal Regolamento delegato (Ue) n. 273/2018 al Regolamento (Ue) n. 1308/2013, è stata introdotta una tipologia di vigneto finalizzata alla preservazione delle risorse genetiche. Tali vigneti, chiamati “collezioni di varietà di viti finalizzate alla preservazione delle risorse genetiche”, hanno lo scopo di preservare la genetica di vitigni marginali o “dimenticati” per mantenere la biodiversità viticola, messa a rischio dalla preferenza del mondo produttivo per i vitigni più validi dal punto di vista enologico e commerciale.

Grazie alla modifica dell’articolo 62 del Reg. 1308, attuata dal reg 2117/2021, tali vigneti godono della deroga al sistema delle autorizzazioni, al pari dei vigneti familiari, di quelli sperimentali, dei vigneti per la coltura di piante madri per marze e per i nuovi impianti conseguenti a misure di esproprio per pubblica utilità.

All’impianto normativo europeo ha fatto seguito a livello nazionale il Dm. n. 649010 del 19/12/2022 e la Circolare Agea Coordinamento n. 20042 del 17/3/2023.

Le collezioni di varietà di viti finalizzate alla preservazione delle risorse genetiche possono avere una durata di 5 anni prorogabili, un’estensione massima di 2 ettari, e ogni varietà può essere rappresentata da un massimo di 50 piante.

La domanda per la costituzione di una collezione va presentata via Pec all’indirizzo agrapa@postacert.regione.emilia-romagna.it e per conoscenza all’indirizzo dell’Ambito territoriale Agricoltura caccia e pesca competente.

La domanda dovrà contenere:

  • la relazione tecnica di un Istituto di ricerca, o di un Ente pubblico/Università;
  • l’indicazione con supporto cartografico sulla esatta localizzazione del vigneto;
  • l’indicazione delle varietà previste;
  • l’impegno ad estirpare il vigneto realizzato qualora non vi fosse più interesse a proseguire la collezione;
  • l’impegno, durante tutto il periodo in cui l’impianto è produttivo, a non raccogliere l’uva prodotta se non per fini sperimentali e a non destinare l’uva ad usi commerciali.

La Regione, entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda, esprime il parere sulla richiesta presentata e dopo l’impianto della collezione il richiedente dovrà presentare una comunicazione di avvenuto impianto che sarà oggetto di controllo da parte della Regione e, in caso di esito positivo, porterà all’aggiornamento dello schedario viticolo.