Una iniziativa innovativa sta creando le condizioni per avere soluzioni non chimiche per il trattamento dei rifiuti dei processi di acquacoltura. 

Il progetto punta a sperimentare l'utilizzo di scarti produttivi ricchi di nutrienti come mangime per i policeti, vermi marini i quali costituiscono a loro volta un ottimo mangime ad alto contenuto proteico per i salmoni. L'intera operazione valorizza gli aspetti di circolarità potenzialmente presenti nei processi di acquacoltura. 

Tradizionalmente gli scarti produtti degli impianti di acquacoltura sono utilizzati come fertilizzanti; ma l'approccio del progetto in questione fa un passo oltre, apportando benefici sostanziali non solo in termini di riduzione dei rifiuti ma anche in termini di vantaggi economici.  

il Sustainable aquaculture innovation centre ha collaborato con aziende produttrici di salmoni scozzesi, servendosi della Nursery Barcaldine; le attrezzature di depurazione dell'acqua utilizzate si servono di un processo di natura elettrochimica ad ultrasuoni per estrarre l'acqua dai rifiuti.

Il mangime che si ricava favorisce la crescita e sviluppo dei vermi marini mentre l'acqua estratta viene ulteriormente filtrata con l'aiuto di alghe che assorbono i nitrati ed il fosforo. 

I policeti sono già utilizzati nella filiera alimentare come cibo per i gamberetti, con un potenziale uso in studio anche per altre specie animali. 

Per la versione in inglese dell'articolo, tratto da www.bluelifehub.com, consultare qui.