La regione Emilia-Romagna si impegna in attività di monitoraggio, di ricerca e di assistenza tecnica agli agricoltori, oltre a definire gli aspetti normativi per valorizzare e salvaguardare le risorse idriche.

L’irrigazione nei Disciplinari di produzione integrata dell’Emilia-Romagna

Le aziende che aderiscono alle azioni produzione integrata o biologica del Piano di sviluppo rurale sono tenute ad attuare l’irrigazione mediante impiego del metodo del bilancio idrico semplificato per la definizione delle epoche e dei volumi massimi distribuibili. L’adozione di tale tecnica è consigliata alle aziende che partecipano ai programmi di assistenza tecnica previsti dall’Ocm ortofrutta.
Il metodo si basa sulla valutazione delle condizioni meteoclimatiche e pedologiche aziendali e sui Bollettini dei Comitati provinciali di coordinamento dei Servizi di sviluppo agricolo.
I requisiti di base che ogni azienda è tenuta ad osservare e documentare prevedono: la disponibilità del dato di pioggia, l’obbligo ad irrigare in epoche precise in funzione del tipo di coltura e delle relative esigenze idriche, l’impegno a non distribuire, per ogni intervento irriguo, volumi che eccedano quelli previsti per ciascuna coltura.

Per offrire un supporto al miglioramento della pratica irrigua sono state messe a punto due applicazioni, gestite dal Consorzio di 2° grado per il Canale emiliano-romagnolo (Cer):

  • Irrinet - emette un consiglio irriguo personalizzato sulla base di alcune informazioni fornite dall’utente (localizzazione dell’azienda sulla cartografia regionale, coltura d’interesse, tipologia dell’impianto irriguo e condizioni del terreno)
  • Tecnirri - guida nella progettazione dell’impianto aziendale e nella scelta del materiale irriguo.

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