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Introduzione

Il progetto Ruralbania è stato inaugurato dalla cinque giorni di visita studio in Italia, dal 17 al 21 ottobre 2022 tra Reggio Emilia e Cesena, da parte di associazioni di categoria e istituzioni albanesi. E’ una delegazione di rappresentanti coinvolti nel primo step del progetto: la formazione in materia di buone prassi europee dei centri di assistenza agricola, attraverso la competenza e l’esperienza del CAA-Cia. Il percorso proseguirà, poi, con l’aggiornamento professionale per tecnici albanesi dei servizi di assistenza agricola, realizzato dall’Associazione Agricoltura è Vita-Cia.

Il 21 ottobre a Cesena si è parlato di Ruralbania nell’evento di kick off, moderato da Cristina Chirico, responsabile Ufficio Internazionalizzazione di Cia e introdotto dal presidente di Cia Emilia-Romagna, Stefano Francia.

A seguire i saluti introduttivi di Anila Bitri Lani, Ambasciatore della Repubblica d’Albania in Italia (tbc) e del rappresentante AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. A entrare nel merito del progetto “Ruralbania: un’opportunità di scambio con l’esperienza italiana” sono stati Francesco Gradari e Alberto Sartori, Volontari nel Mondo RTM; Graziano Scardino, presidente nazionale CAA-Cia; Mirella Orlandi e Roberta Sangiorgi della Regione Emilia-Romagna.

“L’impegno di istituzioni e società civile per una nuova strategia agricola e rurale albanese” ha visto gli interventi di Merita Deda, Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale albanese; Evelina Azizaj, Coordinatrice Nazionale ANRD – Albanian Network for Rural Development; Hafuz Domi, Direttore Associazione ADAD Malore e Sabah Djaloshi, Direttore Associazione AgroPuka.

Ruralbania trae origine dalle conclusioni e dalle raccomandazioni emerse dalla Valutazione Finale del Progetto Alleanza per lo sviluppo dell'agricoltura familiare, Nord Albania

Il progetto ha generato buone pratiche a livello di sviluppo di filiera ovicaprina, gestione di schemi di finanziamento all’agricoltura e promozione delle produzioni agroalimentari tipiche che possono essere capitalizzate ed estese ad altre filiere agricole tradizionali ad alto potenziale (es. miele, frutta) e a zone montane limitrofe (Kukes, Dibra).

Il video della conferenza.

Ultimo aggiornamento: 15-11-2022, 16:10