Accordi istituzionali
Pagina informativa sugli accordi istituzionali attivati (convenzioni, etc)
Panoramica sulle convenzioni sottoscritte
Ai sensi dell'art. 15 della L. 241/1990, le Pubbliche amministrazioni possono concludere accordi per disciplinare lo svolgimento di attività di interesse comune. In applicazione di questo istituto, la Regione Emilia-Romagna ha avviato dei progetti, finanziati con il Fondo Europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura (Feampa) con l'obiettivo di rinforzare la resilienza, favorire lo sviluppo e la transizione ambientale, economica e sociale, cooperando con altre amministrazioni pubbliche per perseguire tali risultati.
Le pubbliche amministrazioni con cui la Regione ha stipulato tali accordi tesi al raggiungimento di tali risultati potranno rendicontare la propria attività, a valere sul Feampa, utilizzando la modulistica scaricabile dalla pagina indicata nel pulsante sottostante
I progetti attivati a valere sul Feampa
Di seguito si elencano i progetti ad oggi attivati mediante accordi istituzionali:
Il progetto "Octo-blu"
Il progetto, in collaborazione con Alma mater studiorum - Università di Bologna, mira a contrastare la proliferazione del "granchio blu" introducendo nell'ambiente marino polpi che si nutrono di tale specie di granchio. Si prevede, in una prima fase, di allevare il polpo in cattività, per poi rilasciarlo nell'ambiente in specifici siti che andranno individuati successivamente.
L'attività di contrasto del grachio blu si pone nel quadro di assolvere un duplice obiettivo:
- tutela la biodiversità marina e l'ecosistema ponendo un argine alla capacità predatoria del granchio a danno delle altre specie autoctone che popolano le acque del territorio nazionale
- contribuisce a perseguire la resilienza e il rafforzamento del settore della pesca e dell'acquacoltura, e di conseguenza anche contribuire a migliori condizioni economiche e sociali delle comunità costiere che [traggono danno] dalla [voracità del granchio blu]
Il progetto "Aza rer"
Il progetto di redazione del Piano regionale delle Zone Allocate per l’Acquacoltura (Aza), in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia ed il CNR-ISMAR, intende rafforzare la competitività della produzione acquicola, promuovere lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura e la tutela ambientale. In linea con le principali strategie europee e nazionali il Piano AZA-RER si fonda sui principi di sostenibilità economica, ambientale e sociale, riconoscendo all’acquacoltura un ruolo strategico all’interno della Blue Economy.
Il processo di predisposizione di piano si articola, sinteticamente, secondo le seguenti fasi:
- Analisi iniziale;
- Processo di consultazione;
- Analisi di Vocazionalità e Zoning;
- Predisposizione della proposta di Piano AZA;
- Istituzione e pubblicazione delle AZA e contestuale approvazione del Piano AZA.
In sintesi, gli obiettivi che intende perseguire il piano:
- promuovere lo sviluppo quali-quantitativo del settore dell’acquacoltura;
- contribuire allo sviluppo di una filiera sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale;
- contribuire alla buona qualità degli ecosistemi acquatici dai quali dipende la produzione del settore;
- contribuire alla resilienza del comparto in un contesto continuamente mutevole di condizioni ambientali e socioeconomiche;
- concorrere all’aggiornamento continuo delle conoscenze indispensabili per garantire l’efficienza, la competitività e la sostenibilità del settore;
- concorrere al rafforzamento della capacità istituzionale e di semplificazione delle procedure amministrative per svolgere le attività di acquacoltura.