Fitosanitario e difesa delle produzioni

Controlli ai bagagli dei passeggeri: entra nel vivo il controllo su frutta e vegetali presso l'Aeroporto di Bologna

Il Settore fitosanitario e Difesa delle produzioni assieme alla Agenzia delle Dogane e Monopoli dell’aeroporto di Bologna hanno instaurato una collaborazione per lo svolgimento dei controlli ai bagagli dei passeggeri al fine di evitare che organismi nocivi per le piante entrino in Unione Europea attraverso frutta, ortaggi e altri vegetali

Il Settore Fitosanitario e Difesa delle produzioni della Regione Emilia-Romagna, al termine della necessaria fase sperimentale, ha intrapreso con regolarità i controlli ai bagagli dei passeggeri come previsto dalla normativa fitosanitaria (Reg. UE 2016/2031 e Reg. UE 2017/625), con l’obiettivo di controllare prioritariamente quelli provenienti da Paesi terzi, per intercettare eventuali introduzioni irregolari di piante, prodotti vegetali o altri oggetti vietati o regolamentati e che, potenzialmente, possano essere vettore di organismi nocivi assenti in Europa.

I vegetali, soprattutto frutta e ortaggi freschi (ma non solo!), possono ospitare insetti, batteri, virus e altre malattie nuove per il nostro territorio e molto pericolose per le colture regionali ed europee. Controlli bagagli passeggeriGià in passato, purtroppo, alcuni organismi nocivi sono  stati trasportati involontariamente in Europa e qui hanno trovato un ambiente perfetto per riprodursi e creare ingenti danni alle piante.

Ai sensi della normativa vigente, le piante, ma anche i fiori, i semi e i prodotti vegetali (es. frutta, verdura, ecc.), non possono entrare in Europa se non accompagnate da un certificato fitosanitario rilasciato dall’autorità competente del Paese terzo extra europeo da cui il passeggero proviene.
Non esiste una minima quantità, è sempre necessario essere autorizzati!

Il certificato serve anche se il passeggero proviene da uno dei seguenti territori dell’Unione Europea al di fuori del continente: Ceuta, Melilla, Isole Canarie, Guadalupa, Guyana francese, Martinica, Mayotte, Isola della Riunione, Saint-Barthélemy e Saint-Martin.

Solo banane, noci di cocco, datteri, ananas e durian possono entrare in UE senza certificato fitosanitario. Inoltre, non è obbligatorio alcun certificato se piante, frutti, ortaggi, fiori o sementi provengono dalla Svizzera o dal Liechtenstein.

Il Settore Fitosanitario e difesa delle produzioni agisce direttamente all’interno della struttura aeroportuale di Bologna, in sinergia con l’ufficio passeggeri dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli: le due autorità svolgono i controlli congiuntamente e la prima interviene a supporto dell’altra nel caso in cui vengano rinvenuti vegetali freschi o merci di origine vegetale.

Nelle ultime due giornate di controllo bagagli passeggeri, gli ispettori fitosanitari impegnati nell’attività di controllo hanno riscontrato diverse non conformità.Controlli-bagagli-passeggeri2
Di seguito, alcuni esempi di intercettazioni in cui era sempre assente il certificato fitosanitario e per le quali è stata disposta la distruzione dei vegetali non conformi: un paio di cesti di frutta proveniente da un paese del centro Asia; un chilo abbondante di semi e foglie fresche di vite; una valigia contenente oltre un chilo di aglio fresco; una valigia “smarrita” ferma al deposito bagagli con più di 4 kg di patate fresche con residui di terra; un passeggero che trasportava oltre 13 kg di manghi freschi.

E' necessaria la collaborazione di tutti per evitare di introdurre specie aliene pericolose per il nostro ambiente! Chi parte per vacanze internazionali ricordi che al rientro, per non incorrere in brutte sorprese in Dogana, non deve portare vegetali tra i souvenir a ricordo del viaggio.

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ultima modifica 2023-08-02T11:25:05+01:00
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