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Introduzione

Con l’autunno termina il ciclo vitale delle cavallette, che da alcuni anni stanno creando numerosi problemi in alcune zone collinari della Romagna con danni alle coltivazioni e disagi alle persone. È tempo quindi di bilanci, ma è anche il periodo in cui occorre guardare avanti e pianificare come contrastare la diffusione del Calliptamus italicus nel prossimo anno.

Com'è andata nel 2025

Generalmente, nel 2025 le infestazioni sono state di entità minore rispetto agli anni precedenti. Questo grazie a tre motivi: la ciclicità delle infestazioni delle cavallette (che anche in passato hanno causato danni in altre parti della regione); le condizioni climatiche che non hanno favorito il proliferare dell’insetto; e infine il piano di contrasto previsto dall’Accordo biennale di collaborazione tra Regione Emilia-Romagna, il cui braccio operativo è il Settore Fitosanitario e difesa delle produzioni, e le dieci Amministrazioni comunali della Romagna maggiormente colpite.

Punto di forza di questo accordo è stato il monitoraggio continuo degli stadi di sviluppo dell’insetto, creando una sinergica rete operativa tra Ispettori del Settore Fitosanitario, Comuni e agricoltori: questi ultimi con il compito di effettuare interventi insetticidi mirati nei luoghi di nascita delle cavallette (le cosiddette “grillare”) quando gli insetti sono ancora piccoli, privi di ali e concentrati su piccole superfici.

I progetti per il 2026

A seguito dei positivi riscontri avuti dai Comuni e dagli stessi agricoltori, si sta già pianificando il piano di contrasto alle cavallette per il 2026 estendendo a tutti i Comuni della zona pedecollinare dell'Emilia-Romagna la possibilità di aderire ad un network di collaborazione, ampliando in questo modo l’area territoriale di monitoraggio e contrasto.

Segnalare i danni e la forte presenza dell'insetto

Le esperienze del 2024 e del 2025 hanno evidenziato che solo con la collaborazione di tutti gli attori è possibile garantire un efficace contrasto alle infestazioni di cavallette.

Per questo, ai fini di un monitoraggio capillare del territorio si chiede si segnalare particolari situazioni di diffusione dell’insetto e/o danni alle colture ai Comuni, alle Organizzazioni professionali di categoria o direttamente al Settore Fitosanitario Regionale scrivendo a Dario.Ferrari@Regione.Emilia-Romagna.it

Ultimo aggiornamento: 30-10-2025, 10:46

Foto di Dario Ferrari - Settore Fitosanitario della Regione E. Romagna