CERCOPRI (CERCOspora PRimary Infection) - CERCODEP (CERCOspora Development of EPidemics)
I risultati del modello sono sintetizzati nei report periodici consultabili sui bollettini interprovinciali di produzione integrata e biologica
Malattia: Cercosporiosi della barbabietola
Patogeno: Cercospora beticola Sacc.
Istituto di Entomologia e Patologia Vegetale, Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza (Italia)
Dati meteorologici utilizzati
- Temperatura oraria (°C)
- Pioggia (mm)
- Umidità relativa (%)
Input
Ambientale:
T = temperatura oraria o media giornaliera dell'aria
RH = umidità relativa oraria o media giornaliera
R = precipitazioni orarie o giornaliere
Colturale:
Indice di resistenza varietale alla malattia (in classi da suscettibile a resistente)
Data di comparsa dei primi sintomi della malattia
Output
Il modello previsionale utilizzato per razionalizzare i trattamenti anticercosporici è fondamentalmente composto di due parti. La prima, denominata CERCOPRI (CERCOspora PRimary Infection), è in grado di prevedere la comparsa dei primi sintomi in campo, la seconda, CERCODEP (CERCOspora Development of EPidemics), permette di simulare lo sviluppo attuale delle epidemie e di prevederne l’andamento futuro, in modo da posizionare razionalmente il primo trattamento fungicida anticercosporico.
Come funziona CERCOPRI
Ad ogni stazione meteorologica vengono associati un certo numero di campi, in funzione della distanza da questa e dell’omogeneità delle condizioni epidemiologiche. Usando i dati meteorologici, il modello calcola, giorno per giorno, la percentuale di campi di bietola infetti sul totale di quelli presenti nella zona: se alla stazione meteorologica sono associati 10 campi, un indice di valore 30 indica che la malattia è probabilmente già presente in 3 dei 10 campi (ossia il 30%).
Soglia di comparsa primi sintomi
Dal punto di vista applicativo, si considera che la malattia sia sicuramente presente in una zona facente riferimento ad una stazione meteorologica quando il modello segnala una frequenza di campi infetti uguale o superiore al 30%.
Come funziona CERCODEP Fig. 1. Area fogliare colpita simulata dal modello previsionale compreso le infezioni latenti che compariranno al termine del periodo di incubazione.
E’ un modello che calcola, giornalmente a partire dal primo giorno dell’infezione, la percentuale di area fogliare ammalata sulle foglie di barbabietola da zucchero, ossia lo sviluppo nel tempo delle epidemie. Usando i dati meteorologici viene calcolato un tasso giornaliero che rappresenta il tasso di crescita della gravità di malattia, espresso come infezioni sia visibili (area necrotica) che latenti (il micelio si sviluppa nel tessuto fogliare senza che il tessuto stesso manifesti ancora sintomi di malattia)
Il modello simula l’andamento della malattia dal giorno di comparsa dei primi sintomi fino al giorno attuale (ultimo giorno per il quale sono disponibili i dati meteorologici); quindi, prevede l’andamento futuro, per un periodo di giorni pari alla durata del periodo di incubazione della malattia (circa 10 giorni).
A partire dal giorno di comparsa (rilevato in campo o calcolato con il modello CERCOPRI) il modello genera una curva di sviluppo della malattia per le cultivar di bietola Sensibili, Medio Sensibili, Medio Resistenti e Resistenti.
Il modello é in grado di fornire una previsione dello sviluppo futuro della malattia per un numero di giorni pari all’ultimo periodo di incubazione.
La previsione é spiegata nell’esempio rappresentato in figura. La malattia compare il giorno 1° luglio ed i dati meteo sono disponibili fino all’11 luglio: la linea blu rappresenta l’andamento dell’infezione fino all’11 luglio, sia come area fogliare ammalata visibile (indicata con 1) che come quantità di malattia latente all’interno del tessuto fogliare (indicata con 2). Il modello calcola la durata del periodo di incubazione (in questo caso di 8 giorni) e genera una previsione dell’aumento dell’area fogliare ammalata in base all’espressione sulla foglia dell’area fogliare latente che diventa man mano visibile (indicata con 1+2) (Fig. 1 e Tab. 1).
Tab. 1. Esempio di calcolo simulato dal modello previsionale con la previsione del giorno in cui le infezioni latenti compariranno in campo
Data |
Area fogliare ammalata |
Area fogliare latente |
Incubazione |
Giorno in cui l'area fogliare latente sarà visibile |
01-Jul |
0,2 |
0,1 |
8 |
09-Jul |
02-Jul |
0,25 |
0,3 |
8 |
10-Jul |
03-Jul |
0,3 |
0,2 |
10 |
13-Jul |
04-Jul |
0,32 |
0,3 |
8 |
12-Jul |
05-Jul |
0,34 |
0,4 |
8 |
13-Jul |
06-Jul |
0,5 |
0,5 |
8 |
14-Jul |
07-Jul |
0,58 |
0,4 |
8 |
15-Jul |
08-Jul |
0,64 |
0,7 |
7 |
15-Jul |
09-Jul |
0,68 |
0,3 |
8 |
17-Jul |
10-Jul |
0,75 |
0,5 |
8 |
18-Jul |
11-Jul |
0,84 |
0,4 |
8 |
19-Jul |
Giorni di previsione (pari all'ultimo periodo d'incubazione) |
Area fogliare ammalata prevista |
Aree fogliari latenti da sommare |
||
12-Jul |
0,84 |
0,3 |
. |
. |
13-Jul |
1,14 |
0,2 |
0,4 |
. |
14-Jul |
1,74 |
0,5 |
. |
. |
15-Jul |
2,24 |
0,4 |
0,7 |
. |
16-Jul |
3,34 |
. |
. |
. |
17-Jul |
3,34 |
0,3 |
. |
. |
18-Jul |
3,64 |
0,5 |
. |
. |
19-Jul |
4,14 |
0,4 |
. |
. |
Soglie di intervento adottate
Per l'uso del modello CERCODEP sono previste due soglie per l'inizio dei trattamenti:
Δ2: il trattamento viene consigliato quando l'incremento settimanale di area fogliare ammalata é compreso nell'intervallo 1.8 – 2.2 %. Un esempio é illustrato in tabella 1.
Questa soglia tiene conto del fatto che le epidemie si evolvono assai lentamente fino al momento in cui non si raggiunge tale soglia (Tab. 2).
Tab. 2. Soglia di intervento pari al 2% di incremento settimanale di area fogliare ammalata simulato dal momento della prima comparsa
Data |
AFA(1) |
Data - 7 |
AFA(2) |
AFA(1)-AFA(2) |
17-Jul |
0,64 |
10-Jul |
0,2 |
0,44 |
18-Jul |
0,68 |
11-Jul |
0,25 |
0,43 |
19-Jul |
0,75 |
12-Jul |
0,3 |
0,45 |
20-Jul |
0,84 |
13-Jul |
0,32 |
0,52 |
21-Jul |
1,14 |
14-Jul |
0,34 |
0,8 |
22-Jul |
1,74 |
15-Jul |
0,5 |
1,24 |
23-Jul |
2,24 |
16-Jul |
0,58 |
1,66 |
24-Jul |
3,34 |
17-Jul |
0,64 |
2,7 |
25-Jul |
3,34 |
18-Jul |
0,68 |
2,66 |
26-Jul |
3,64 |
19-Jul |
0,75 |
2,89 |
In questo caso la soglia 1.8 – 2.2 % é oltrepassata tra il 23 ed il 24 luglio.
AFA (Area Fogliare Ammalata): il primo trattamento viene suggerito quando il valore di area fogliare ammalata é tra il 3.5 ed il 4.5%.
Questa ultima soglia si basa sul seguente criterio della soglia economica di danno. Tale soglia é pari al 10% dell'area fogliare ammalata, dato che al di sotto di tale valore i trattamenti con fungicidi non consentono incrementi produttivi. Dato che é indispensabile effettuare il trattamento prima che la soglia economica di danno sia raggiunta, si ritiene opportuno intervenire quando la gravità totale della malattia (visibile più latente) è pari al 10%; ciò corrisponde ad un valore di area ammalata visibile pari a circa il 4%. In altri termini, si tratta della percentuale di area fogliare ammalata visibile oggi che, sommate tutte le aree fogliari latenti dei giorni successivi fino al termine del periodo d'incubazione, darà un valore di area fogliare visibile pari al 10% (Fig.3).
Fig. 2. Simulazione dell'area fogliare ammalata
Utilizzando il modello ed effettuando un numero statisticamente sufficiente di simulazioni, si é verificato che un’area fogliare ammalata visibile pari al 4 % oggi si tradurrà, alla fine di un periodo d’incubazione medio pari a 11 giorni, in un’area fogliare ammalata pari al 10%, corrispondente ad un potenziale danno economico per la produzione. Cautelativamente il valore pari al 4% é stato trasformato in una forbice tra il 3.5 ed il 4.5 %, che di fatto costituisce il valore soglia adottato.
Purtroppo negli ultimi anni il valore aggiunto derivante dall’applicazione dei due modelli è stato penalizzato dal progressivo panorama delle caratteristiche delle varietà messa a disposizione dal mercato che è stato orientato verso una minore attenzione alla resistenza alla cercospora a favore di varietà più produttive e resistenti ai nematodi e alla rizoctonia.
Approfondimenti
Scheda cercospora della barbabietola
Sistema di previsione e avvertimento in Emilia-Romagna (caratteristiche generali)
Bibliografia
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