Calendario degli interventi
Processionaria del pino
Controllare la presenza di nidi sulle piante ospiti. Tagliare e bruciare i nidi; l’operazione va effettuata con la massima cautela, adottando tutte le protezioni individuali indispensabili per evitare il contatto con i peli urticanti delle larve. La lotta meccanica è di per sé efficace, in quanto elimina dall’ambiente sia le larve sia il pericoloso carico di peli urticanti delle esuvie contenute nei nidi.
Rodilegno (Lepidotteri e Coleotteri xilofagi)
Controllare la presenza di eventuali fori sugli organi legnosi degli alberi maggiormente suscettibili a questi insetti (pioppi, vecchie querce, acero negundo). effettuate e ripulire i fondi ricoperti di colla dagli adulti catturati.
Rodilegno (Lepidotteri e Coleotteri xilofagi)
Controllare la presenza di eventuali fori sugli organi legnosi degli alberi maggiormente suscettibili a questi insetti (pioppi, vecchie querce, acero negundo). effettuate e ripulire i fondi ricoperti di colla dagli adulti catturati.
Cocciniglie
Sulle piante ospiti maggiormente soggette ad attacchi di questi insetti, effettuare controlli visivi finalizzati all’individuazione di eventuali colonie svernanti sugli organi legnosi. Tagliare e allontanare tutte le parti legnose infestate.
Processionaria del pino
Controllare la presenza di nidi sulle piante ospiti. Tagliare e bruciare i nidi; l’operazione va effettuata con la massima cautela, adottando tutte le protezioni individuali indispensabili per evitare il contatto con i peli urticanti delle larve. La lotta meccanica è di per sé efficace, in quanto elimina dall’ambiente sia le larve sia il pericoloso carico di peli urticanti delle esuvie contenute nei nidi
Psilla
Controllare le piante ospiti per verificare la ripresa dell’attività della psilla ed effettuare i primi lanci di antocoridi.
Afidi
In ambienti confinati (es. serre), nei giardini didattici, nei parchi naturali effettuare introduzioni localizzate degli ausiliari (larve di coccinella, larve di crisopa, imenotteri parassitoidi).
Psille
Controllare le piante ospiti per verificare la ripresa dell’attività della psilla ed effettuare, ove non ancora eseguiti, i primi lanci di antocoridi.
Cocciniglie
Intervenire contro le forme giovanili (neanidi) con oli minerali.
Cameraria
All’inizio del mese installare le trappole a feromoni per il monitoraggio del primo volo degli adulti. Posizionare una trappola ogni 25-30 m in corrispondenza del primo palco di branche, verso l’esterno della chioma. Sostituire gli erogatori ogni 4-5 settimane. Eseguire i controlli una volta alla settimana (possibilmente sempre nello stesso giorno) per registrare le catture effettuate e ripulire i fondi ricoperti di colla dagli adulti catturati.
Ifantria americana
A fine mese installare le trappole a feromoni per il monitoraggio del primo volo degli adulti. Il primo volo si verifica da aprile a giugno con picco in maggio; per lo sfarfallamento è necessaria una temperatura media di 10-15 °C per 2 settimane.
Antracnosi del platano
Su platani di norma soggetti a questa infezione, effettuare un trattamento alla chioma con prodotti rameici in fase di apertura gemme.
Cancro del cipresso
In presenza di sintomi della malattia effettuare un trattamento con prodotti rameici. Il trattamento deve essere preceduto dal taglio di tutte le parti infette.
Afidi
In presenza di forti infestazioni e in assenza di nemici naturali, intervenire con piretro naturale, da solo o in associazione con rotenone. Entrambi i prodotti sono non selettivi e caratterizzati da bassissima persistenza nell’ambiente. Il loro impiego è particolarmente consigliato all’avvio della stagione, quando sono molto più rarefatte le popolazioni degli ausiliari, che possono poi ricolonizzare le piante trattate qualche giorno dopo la distribuzione del formulato.
Psille
In presenza di melata procedere a lavaggi sulla vegetazione delle piante infestate con acqua e tensioattivi autorizzati (es. diottilsolsuccinato di sodio). Eventuali concimazioni fogliari con sali di potassio (400-450 gr/hl) da effettuarsi con abbondanti irrorazioni al momento delle infestazioni, hanno un effetto collaterale dilavante sulla melata. I lavaggi vanno eseguiti tempestivamente per prevenire la formazione di fumaggini, più difficili da asportare della semplice melata. Su albizia, in caso di forte infestazione di Acizia jamatonicae con andamento stagionale favorevole all’insetto, effettuare un trattamento alla chioma con piretro naturale, da solo o in associazione con rotenone.
Cocciniglie
In presenza di infestazioni consistenti e ai primi sintomi di danno (inizio disseccamenti) intervenire con olio minerale nelle formulazioni autorizzate per l’impiego in vegetazione. I trattamenti vanno indirizzati contro le forme giovanili (neanidi) e devono essere eseguiti tempestivamente per prevenire la formazione di fumaggini.
Metcalfa
Dalla metà del mese è possibile introdurre i bozzoli del parassitoide Neodrynus typhlocibae negli ambienti dove questo parassitoide non è insediato o è presente in quantità modesta.
Tingide del platano
Nella seconda metà del mese controllare sulle parti più basse della chioma la ripresa di attività dell’insetto (presenza sulle foglie di adulti e neanidi).
Ifantria americana
Controllare le catture nelle trappole. Dalla seconda metà del mese, anche in assenza di trappole, verificare la presenza dei primi nidi larvali sulle piante spia (es. acero negundo e gelso).
Cameraria
A partire dalla metà del mese controllare la presenza delle prime mine sulle foglie dei palchi più bassi. In caso di catture di adulti effettuare, al termine della fioritura, un trattamento alla chioma con azadiractina. La distribuzione del prodotto dovrebbe essere posizionata in corrispondenza della schiusura delle uova; al momento dell’irrorazione controllare il pH dell’acqua utilizzata in quanto valori elevati di questo parametro compromettono l’efficacia dell’insetticida vegetale. In alternativa alla distribuzione in chioma si può intervenire, sempre al termine della fioritura, con un trattamento endoterapico a base di azadiractina.
Rodilegno rosso e Rodilegno giallo
In presenza di alberi con fori di infestazione, installare entro la prima metà del mese le trappole per la cattura massale dei maschi adulti. In caso di infestazione di rodilegno rosso (Cossus cossus), le trappole vanno posizionate a circa 1,80 m da terra; vanno invece collocate sopra chioma per la cattura del rodilegno giallo (Zeuzera pyrina). Per la cattura contemporanea di entrambi i rodilegno, posizionare le trappola soprachioma sistemando gli erogatori nella stessa trappola. Sostituire gli erogatori ogni 4-5 settimane.
Limacina della quercia
Alla fine del mese, specialmente su piante giovani, effettuare il controllo dei getti ed eliminare quelli infestati, riconoscibili dalla presenza di larve sulla pagina inferiore e dalle caratteristiche erosioni fogliari.
Ragnetto rosso
In aiuole fiorite di particolare pregio o in giardini didattici, effettuare lanci dei fitoseidi (acari predatori) ai primi segni di ripresa dell’attività del ragnetto.
Oidio
Ai primi sintomi della malattia intervenire tempestivamente con zolfo bagnabile. Al perdurare di condizioni ambientali favorevoli e in presenza di sintomi, continuare i trattamenti a intervalli di 8-10 giorni l’uno dall’altro. Non distribuire lo zolfo durante le ore più calde della giornata per evitare fenomeni di fitotossicità.
Afidi
In presenza di melata procedere a lavaggi sulla vegetazione con acqua e tensioattivi autorizzati alle dosi indicate in etichetta.
Psille
In presenza di melata procedere a lavaggi sulla vegetazione delle piante infestate con acqua e tensioattivi autorizzati alle dosi indicate in etichetta.
Cocciniglie
In presenza di infestazioni consistenti e ai primi sintomi di danno (inizio disseccamenti) intervenire con oli minerali autorizzati per l’impiego in vegetazione. I trattamenti vanno indirizzati contro le forme giovanili (neanidi) e devono essere eseguiti tempestivamente per prevenire la formazione di fumaggini.
Metcalfa
Tra la fine di maggio e l’inizio di giugno sulla pagina inferiore delle foglie compaiono le forme giovanili, che sono poco mobili. È possibile irrorare le piante infestate con acqua e tensioattivi autorizzati, in modo da far cadere il maggior numero possibile di insetti e ostacolare il loro ritorno sulle piante ospiti. I risultati migliori si ottengono dirigendo il getto dal basso verso l’alto e ripetendo più volte l’operazione, in modo da bagnare efficacemente tutte le parti verdi. È fondamentale intervenire tempestivamente, dato che la mobilità degli stadi dell’insetto (e quindi la loro capacità di sfuggire al getto d’acqua e risalire sulla vegetazione) aumenta con il passare del tempo. Eventuali lavaggi effettuati in piena estate possono dilavare l’abbondante melata e prevenire le fumaggini, ma non hanno alcun effetto diretto sugli insetti. Fino alla metà del mese è possibile introdurre i bozzoli del parassitoide Neodryinus typhlocibae negli ambienti dove questo non è insediato o è presente in quantità modesta.
Tingide del platano
All’inizio del mese entrano in attività le neanidi di prima generazione. Se le condizioni stazionali dei platani infestati sono tali da rappresentare un fastidio per le persone, contro la prima generazione dell’insetto può essere effettuato un trattamento a base di piretro naturale, da solo o in associazione con rotenone.
Ifantria americana
Asportare e distruggere i nidi dell’insetto quando sono composti da 3-5 foglie, in modo da eliminare le giovani larve che vivono all’interno. Solo in caso di gravi infestazioni effettuare un trattamento con Bacillus thuringiensisspp. kurstakio B. thuringiensis spp. aizawai. Il prodotto microbiologico deve essere irrorato in modo uniforme su tutta la vegetazione, soprattutto sulle parti periferiche della chioma dove le larve si localizzano più facilmente. È innocuo nei confronti dell’uomo, dei vertebrati e degli insetti utili in genere.
Processionaria del pino
In pinete o in aree a rimboschimento installare entro la prima metà del mese le trappole a feromoni per la cattura massale dei maschi adulti. Le trappole vanno posizionate lungo i bordi della pineta, in posizione medio-alta, a distanza di 100 m l’una dall’altra. Sostituire gli erogatori ogni 4-5 settimane.
Limacina della quercia
Alla fine del mese, specialmente su piante giovani, effettuare il controllo dei getti ed eliminare quelli infestati, riconoscibili dalla presenza di larve sulla pagina inferiore e dalle caratteristiche erosioni fogliari.
Metcalfa
In presenza di melata effettuare lavaggi della vegetazione con acqua e tensioattivi autorizzati alle dosi indicate in etichetta.
Tingide del platano
All’inizio del mese su platani dove non è ancora stato eseguito alcun trattamento, qualora la presenza dell’insetto rappresenti un fastidio per le persone, intervenire con un trattamento a base di piretro naturale, da solo o in associazione con rotenone, contro le neanidi di seconda generazione.
Ifantria americana
Dalla seconda metà del mese verificare la presenza dei nidi larvali di seconda generazione sulle piante spia (es. acero negundo e gelso).
Metcalfa
In presenza di melata effettuare lavaggi della vegetazione con acqua e tensioattivi autorizzati alle dosi indicate in etichetta.
Tingide del platano
All’inizio del mese su platani dove non è ancora stato eseguito alcun trattamento, qualora la presenza dell’insetto rappresenti un fastidio per le persone, intervenire con un trattamento a base di piretro naturale, da solo o in associazione con rotenone, contro le neanidi di seconda generazione.
Ifantria americana
Effettuare 1-2 trattamenti contro le giovani larve di seconda generazione (indicativamente inizio agosto) con Bacillus thuringiensis spp. kurstaki o B. thuringiensis spp. aizawai. Il prodotto microbiologico deve essere irrorato in modo uniforme su tutta la vegetazione, soprattutto sulle parti periferiche della chioma dove le larve si localizzano più facilmente. È innocuo nei confronti dell’uomo, dei vertebrati e degli insetti utili in genere.
Processionaria del pino
A partire dalla fine del mese controllare sulle piante ospiti la presenza delle ovature e delle prime fuoriuscite di larve.
Cameraria
Raccogliere e bruciare le foglie infestate cadute a terra, nelle quali si conservano le crisalidi dell’insetto. In alternativa è possibile conservare le foglie cadute in sacchi di rete a maglia fine per consentire, all’inizio della stagione successiva, l’uscita dei parassitoidi ma non quella degli adulti di cameraria.
Processionaria del pino
Effettuare 1-2 trattamenti a distanza di 10 giorni l’uno dall’altro con Bacillus thuringiensisspp. kurstakio B. thuringiensis spp. aizawai contro le giovani larve neonate (a seconda dell’andamento stagionale, indicativamente dalla metà del mese in avanti).
Cameraria
Raccogliere e bruciare le foglie infestate cadute a terra, nelle quali si conservano le crisalidi dell’insetto. In alternativa è possibile conservare le foglie cadute in sacchi di rete a maglia fine per consentire, all’inizio della stagione successiva, l’uscita dei parassitoidi ma non quella degli adulti di cameraria.
Antracnosi del platano
Ove l’infezione si è manifestata in primavera, effettuare un trattamento con prodotti rameici prima della caduta delle foglie.
Cancro del cipresso
In presenza di sintomi della malattia effettuare un trattamento con prodotti rameici.
Processionaria del pino
Controllare la presenza di nidi sulle piante ospiti. Tagliare e bruciare i nidi; se effettuata in questo periodo, l’operazione non comporta alcun rischio igienico-sanitario per gli operatori.
Cameraria
Raccogliere e bruciare le foglie infestate cadute a terra, nelle quali si conservano le crisalidi dell’insetto. In alternativa è possibile conservare le foglie cadute in sacchi di rete a maglia fine per consentire, all’inizio della stagione successiva, l’uscita dei parassitoidi ma non quella degli adulti di cameraria.