Il nuovo regime fitosanitario
Globalizzazione e cambiamenti climatici hanno incrementato il rischio di introduzione di nuovi organismi nocivi per la salute delle piante. Negli ultimi anni il numero di specie aliene arrivate sul territorio italiano ed europeo è aumentato ed il danno economico e sociale provocato è rilevante.
Il sistema fitosanitario europeo si basa su un approccio di sistema "aperto", dove, nel rispetto della libera circolazione delle merci, tutto può essere importato ad eccezione di ciò che è vietato. Pertanto, l'unico modo per frenare l'ingresso di nuovi organismi dannosi non si basa su una chiusura delle frontiere, impedendo l'ingresso di qualsiasi vegetale, ma su una sorveglianza fitosanitaria rafforzata.
Per tale motivo l'Unione europea ha ritenuto necessario adottare misure efficaci per contrastare la diffusione di tali organismi ed evitare che altri giungano all’interno del Paese e ha proceduto alla sostituzione della Dir 2000/29/CE con la nuova regolamentazione entrata in vigore il 14 dicembre 2019.
Nella stessa data è entrato in vigore anche il regolamento (UE) 2017/625/UE che definisce le modalità di effettuazione dei controlli ufficiali in materia di sanità delle piante. Tale regolamento prevede che gli operatori professionali siano soggetti a regolari controlli da parte dei Servizi fitosanitari, la cui frequenza può cambiare qualora l'operatore si doti di un Piano di gestione dei rischi connessi agli organismi nocivi.
Le modifiche principali
Dal Rup al Ruop: il nuovo Registro Ufficiale degli Operatori Professionali
Il passaporto delle piante (con descrizione dei nuovi modelli)
Per approfondire
Leggi le FAQ
D.Lgs 2 febbraio 2021, n. 19
Norme per la protezione delle piante dagli organismi nocivi in attuazione dell’articolo 11 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625.
Normativa fitosanitaria (sul sito del Masaf)