Come viene prodotto il materiale vivaistico certificato
Cosa fanno le aziende vivaistiche, il Servizio fitosanitario e il produttore frutticolo
La conservazione - che parte dalla pianta madre capostipite di una varietà - e la premoltiplicazione, sia pure con alcune eccezioni, prevedono il mantenimento delle piante madri all'interno di apposite strutture (screen house) atte a garantire l'isolamento delle piante dai principali organismi patogeni (virus, fitoplasmi e altri). Nella fase di moltiplicazione le piante madri vengono coltivate in pieno campo ma sempre sotto stretto controllo fitosanitario: anche in questa fase vengono effettuati diversi controlli visivi e di laboratorio per molti organismi patogeni.
In vivaio si completa il processo di certificazione e le piante prodotte sono pronte per la commercializzazione con i requisiti previsti dai disciplinari delle singole specie: categoria del materiale certificato virus esente o virus controllato e corrispondenza genetica certa.
Gli attori
Per l'attuazione della certificazione sono stabiliti ruoli e compiti per i vari attori coinvolti ed in particolare le aziende vivaistiche che producono le piante, il Servizio fitosanitario Regionale e i produttori frutticoli.
Alle aziende vivaistiche (vivaista - fornitore) competono tutte le attività connesse alla produzione di piante finite e di materiale di moltiplicazione, dalla costituzione di nuove varietà a tutte le varie fasi di moltiplicazione, fino alla commercializzazione finale. Il vivaista è quindi il primo responsabile delle caratteristiche del suo prodotto. Al prodotto commercializzato deve sempre essere applicato uno specifico cartellino-certificato di colore azzurro che riporta la dicitura "CATEGORIA CERTIFICATO". Il vivaista che aderisce al programma di certificazione si impegna a seguire scrupolosamente quanto previsto dalle specifiche normative, che stabiliscono tra l'altro come eseguire i controlli fitosanitari e le verifiche delle caratteristiche genetiche.
Il Settore Fitosanitario e difesa delle produzioni svolge il controllo del processo di certificazione in tutte le fasi, attraverso diverse ispezioni di campo e la verifica della conformità della documentazione relativa al materiale richiesto in certificazione (documenti di commercializzazione, cartellini-certificato, ecc…). Spetta al Settore fitosanitario anche il riconoscimento dell'idoneità dei campi di piante madri, dei laboratori di micropropagazione, dei vivai e delle rispettive strutture produttive. Accertata la conformità rispetto a quanto disposto dalle normative, il Settore rilascia la certificazione ai materiali prodotti, attestata dal cartellino-certificato apposto sulle piante. Più in generale, il Servizio Fitosanitario e difesa delle produzioni ha il compito di sorveglianza del territorio rispetto alla diffusione delle malattie di “quarantena”; ciò è particolarmente importante per garantire che l'attività vivaistica si svolga in aree idonee a prevenire contaminazioni del materiale vivaistico.
Il produttore frutticolo ha un ruolo molto importante come utilizzatore finale delle produzioni vivaistiche. Se sceglie di acquistare piante certificate, deve accertarsi che ad ogni astone sia applicato lo specifico cartellino-certificato azzurro, e segnalare al Servizio fitosanitario eventuali omissioni o contraffazioni. E' interesse del produttore frutticolo collaborare con la struttura regionale nell'opera di controllo e prevenzione per la diffusione di patogeni da quarantena, con particolare attenzione a quelli per i quali è in vigore un provvedimento di "lotta obbligatoria". A questo scopo e ai fini del mantenimento della tracciabilità i cartellini presenti sulle piante al momento dell'acquisto devono essere sempre conservati in azienda.