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Introduzione

Nell’ambito della Settimana della Cucina Italiana nel mondo presso il Chuo University Korakuen Campus, “A tavola con Pellegrino Artusi e le eccellenze dell’Emilia-Romagna”, si è tenuta un’iniziativa dedicata al padre della cucina italiana, e con lui ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna.

Ottanta i partecipanti giapponesi, tra buyer, cuochi e ristoratori, esperti di gastronomia e di turismo enogastronomico per un appuntamento promosso dalla Regione in collaborazione con Casa Artusi. Sono interventi sul tema della cucina italiana, fra tradizione e innovazione, sul successo del manuale artusiano in Giappone e sulle eccellenze a marchio della nostra tavola, la Presidente di Casa Artusi, Laila Tentoni, la prof. Hiroko Kudo curatrice della traduzione della ‘ Scienza in cucina’, la delegata dell’Accademia Italiana della cucina di Tokio Emanuela Orighi, la prof. Junko Kimura e, in video, il prof. Massimo Montanari, sul tema della candidatura Unesco, di cui Casa Artusi è comunità proponente.

La scienza in cucina - foto Dell'Aquila

“Pellegrino Artusi ha scritto cose interessantissime sulla necessità di conoscere cosa mangiamo, di non sprecare cibo e valorizzarlo, creare i giusti abbinamenti: è stato, in definitiva, il primo in Europa e definire il valore culturale del cibo – ha ricordato l’assessore Alessio Mammi -. Lo dico a maggior ragione in questi tempi un po’ complessi, mentre si sente parlare di cibo sintetico, omologazioni, imitazioni. Abbiamo bisogno di rendere più forte il concetto del cibo come valore economico e culturale che esprime una propria identità, con la sua anima e la sua storia, e come sono le nostre Dop e Igp. Per noi resta centrale la promozione. L’opportunità di far diventare la Cucina Italiana Patrimonio Unesco è altro tassello importante a garanzia delle attività di promozione e conoscenza culturale che l’Emilia-Romagna porta nel mondo, anche in vista dell’importante appuntamento di Expo2025 che si terrà proprio qui in Giappone, a Osaka”.

Dopo le conclusioni dell’Assessore Mammi è seguito un momento conviviale di degustazione di prodotti e vini dell’Emilia-Romagna, con dimostrazione di pasta fresca. Per l’occasione è stata esposta una mostra di 7 pannelli raffiguranti, in una moderna chiave grafica, l’importanza di Artusi nella costruzione dell’identità gastronomica italiana. La mostra è stata donata e consegnata ufficialmente il giorno 15 alla Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokio, Silvana De Maio.

Mostra su Pellegrino Artusi Tokyo - foto Fabrizio Dell'Aquila

Tra le iniziative anche l’incontro presso la Camera di commercio italo-giapponese a Tokyo, tra i consorzi, le imprese agroalimentari e gli operatori giapponesi. Incontro che verrà riproposto nella tappa della missione a Osaka.

FoodER, il primo polo dell’alta formazione in campo enogastronomico

Nella tappa di Tokyo sono state presentate anche MunER, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna che riunisce i grandi marchi motoristici della Motor Valley e le quattro università regionali, e FoodER, il primo polo dell’alta formazione in campo enogastronomico in via di completamento.

FoodER, ovvero Emilia-Romagna International Network for Education and Industrial Research on Food and Beverage, è un'associazione per l'alta formazione e la ricerca nel settore agroalimentare, finalizzata a migliorare l'attrattività e l'internazionalizzazione della Food Valley dell'Emilia-Romagna. Promossa dalla Regione Emilia-Romagna, ha come attori chiave: le Università pubbliche di Parma, Modena e Reggio, Bologna e Ferrara; l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e il Clust- ER Agrifood; aziende leader nel settore agroalimentare; altri enti partecipanti come Bologna Fiere, Fiere di Parma, Fiere di Rimini, Cesena, IEG e Fiere di Piacenza ed esperti internazionali.

Ultimo aggiornamento: 16-11-2023, 11:39

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