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Introduzione

Circa 58 milioni di euro nello Sviluppo rurale 2023-27, per favorire lo sviluppo delle imprese delle aree più marginali, l’occupazione di giovani e donne, la tutela dell’ambiente e le specificità turistiche e culturali delle aree rurali dell’Emilia-Romagna. E ancora miglioramento dei servizi di base, biodiversità, investimenti produttivi, mitigazione dei cambiamenti climatici, agriturismo, reti commerciali. Una cifra che sale a 78 milioni di euro se si considerano anche le risorse del biennio di transizione 2021-2022 del Programma di sviluppo rurale.

Sono numerosi gli ambiti su cui i Gal possono focalizzare le strategie di sviluppo da avviare in questa programmazione di Sviluppo rurale 2023-27.

La Giunta regionale ha appena approvato il bando che porterà all’individuazione dei prossimi Gruppi di azione locale e delle relative strategie. 

La definizione delle strategie vede protagonisti enti pubblici, organizzazioni di categoria e associazioni operanti sul territorio individuato dal programma Leader, banche, fondazioni, enti di ricerca e università, enti di formazione riconosciuti, istituti scolastici, organizzazioni non governative, enti del terzo settore, privati cittadini e imprese.
Le proposte possono arrivare sia da partenariati pubblico-privati già costituiti in Gal sia di nuova costituzione. Al termine della selezione saranno ammessi al massimo otto Gal.

“La Regione Emilia-Romagna ha scelto in questi anni di mettere al centro delle proprie politiche pubbliche le aree interne e l’Appennino- ha ricordato l’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi-. Anche i Gal sono motori di questa strategia: nel settennio 2021-27 metteremo a disposizione complessivamente 78 milioni di euro per i Gruppi di azione locale che agiscono nelle aree rurali e montane. Sono 58 milioni di euro le risorse a disposizione dal 2023 fino alla fine della programmazione. Il nostro obiettivo è sostenere le zone interne e montane attraverso risorse che possano alimentare il reddito delle imprese, le infrastrutture del territorio, l’opportunità di avvicinare i territori tra loro in azioni condivise”.

Le strategie dovranno fare riferimento a un territorio rurale omogeneo in termini geografici, socioeconomici e culturali che include una popolazione minima di 50mila fino a un massimo di 200mila abitanti, con l’obiettivo di promuovere l’occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, comprese la bioeconomia circolare e la silvicoltura sostenibile. Ogni progetto dovrà prevedere un importo tra i 2,5 e i 14 milioni di euro. Le risorse totali per il periodo 2023-2027 ammontano a 58 milioni di euro.

Le domande per la partecipazione alla selezione devono essere presentate entro il 13 novembre 2023 sulla piattaforma di Agrea.

Ultimo aggiornamento: 20-11-2024, 16:05