Introduzione
È stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la declaratoria di eccezionalità relativa agli eventi alluvionali che hanno colpito l’Emilia-Romagna nei mesi di settembre e ottobre 2024, provocando danni ingenti a edifici pubblici, abitazioni civili e imprese agricole.
Si tratta di un passaggio formale necessario per l’attivazione degli indennizzi statali del Fondo di solidarietà nazionale, previsti dal Decreto Legislativo n. 102/2004 per i danni non assicurabili – relativi a strutture aziendali, macchinari, scorte e terreni – a favore delle imprese agricole.
La pubblicazione in Gazzetta ufficiale conclude il percorso avviato dalla Regione Emilia-Romagna, che ha proceduto nei mesi scorsi alla ricognizione puntuale dei danni, alla delimitazione delle aree colpite e alla trasmissione al Governo della richiesta formale di riconoscimento del carattere di eccezionalità degli eventi.
Il provvedimento interessa le province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. Le imprese agricole danneggiate possono presentare domanda di indennizzo al ministero dell’Agricoltura entro il 22 maggio 2025 solo per i danni non rientranti nelle assicurazioni agevolate e dai fondi mutualistici normati dal Piano di gestione dei rischi del 2024, approvato dal Ministero dell’Agricoltura.
“La pubblicazione della declaratoria– afferma l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi– è un passaggio tecnico fondamentale per consentire alle imprese di accedere agli indennizzi previsti dal Fondo di solidarietà nazionale. Come Regione, ci siamo attivati con tempestività, predisponendo la delimitazione delle aree colpite e trasmettendo al Governo tutta la documentazione necessaria. Abbiamo già attivato anche la Misura 23 del Programma di Sviluppo Rurale, con 6,4 milioni di euro a disposizione per sostenere il ripristino del potenziale produttivo. Ma- prosegue Mammi- è necessario e urgente che anche gli indennizzi statali vengano erogati rapidamente, per permettere al settore agricolo, che è tra i più colpiti dai fenomeni alluvionali del 2023 e del 2024 e che rappresenta un presidio vitale per l’economia e la coesione sociale dei nostri territori, di ripartire concretamente. Questi eventi sono sempre più frequenti e colpiscono spesso le imprese agricole. Le ordinarie regole degli aiuti di stato in base alle quali si deve superare la soglia del 30% di danno sono inadeguate per i casi che si stanno verificando in Emilia-Romagna: bisogna poter riconoscere il 100% dei danni, specie se una zona è già stata colpita in altri eventi. È necessario, inoltre, permettere l’accesso agli indennizzi anche agli agriturismi e alle fattorie didattiche che oggi si trovano immotivatamente esclusi da questa opportunità”, conclude l’assessore.
La misura 23 del Programma di sviluppo rurale
La Regione Emilia-Romagna ha attivato una misura eccezionale temporanea (Misura 23) per supportare le aziende agricole che hanno subito danni superiori al 30% della produzione o del potenziale produttivo, attraverso una modifica al Programma di Sviluppo Rurale. L’intervento prevede contributi da 600 a 4.500 euro per ettaro, fino a un massimo di 42mila euro per azienda. Le risorse, pari a 6,4 milioni di euro, sono destinate alle imprese individuate sulla base delle ordinanze commissariali del 21 settembre e del 5 novembre 2024.
Le domande di sostegno saranno approvate entro il 30 giugno 2025, con erogazione del contributo entro il 31 dicembre 2025.
L’elenco delle province dei Comuni interessati dalla declaratoria
Città Metropolitana di Bologna
Anzola dell’Emilia, Argelato, Baricella, Bentivoglio, Bologna, Borgo Tossignano, Budrio, Calderara di Reno, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel Guelfo di Bologna, Castel Maggiore, Castel San Pietro Terme, Castello d’Argile, Castenaso, Crevalcore, Dozza, Fontanelice, Granarolo dell’Emilia, Imola, Lizzano in Belvedere, Loiano, Malalbergo, Medicina, Minerbio, Molinella, Monghidoro, Monterenzio, Monte San Pietro, Monzuno, Mordano, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Sasso Marconi, Valsamoggia, Zola Predosa.
Provincia di Forlì-Cesena
Bagno di Romagna, Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cesena, Cesenatico, Civitella di Romagna, Dovadola, Forlì, Galeata, Gatteo, Longiano, Meldola, Mercato Saraceno, Modigliana, Portico e San Benedetto, Predappio, Rocca San Casciano, Roncofreddo, San Mauro Pascoli, Santa Sofia, Savignano sul Rubicone, Solignano al Rubicone, Tredozio, Verghereto.
Provincia di Ravenna
Alfonsine, Bagnacavallo, Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Cervia, Conselice, Cotignola, Faenza, Lugo, Massa Lombarda, Ravenna, Riolo Terme, Russi, Solarolo.
Provincia di Reggio Emilia
Bagnolo in Piano, Baiso, Cadelbosco di Sopra, Campegine, Carpineti, Castellarano, Castelnovo di Sotto, Correggio, Gualtieri, Guastalla, Novellara, Reggio nell’Emilia, Reggiolo.
Provincia di Rimini
Novafeltria, San Leo, Poggio Torriana, Verucchio.
Provincia di Ferrara
Argenta.
Ultimo aggiornamento: 14-04-2025, 10:15
foto Elena Senzani