Cereali

Tutte le varietà presenti in Emilia-Romagna

Frumento Tenero (Triticum aestivum)

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Terminillo

Frumento tenero Terminillo.jpgDiverse testimonianze orali raccolte tra gli agricoltori del Parmense, attestano la presenza di questo
frumento sul territorio almeno dai primi decenni del Novecento.

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Inalettabile

Frumento tenero Inalettabile.jpgproviene da un incrocio tra il Chiddam e il Gros Bleu. Resistente assai all'alettamento, meno alla ruggine, vuole terreni ricchi, freschi e teme la stretta. Si adatta nelle plaghe più ricche e fresche dell'Italia settentrionale.

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Virgilio

Frumento tenero Virgilio.jpgIl nome appartiene al gruppo della “cultura classica”, infatti fa riferimento al poeta mantovano Publio Virgilio Marone, autore oltre che dell'Eneide, anche di Georgiche e Bucoliche, opere di argomento rurale.

Scheda tecnica (pdf892.65 KB)


Autonomia B 

Frumento tenero Autonomia B.jpgHa buona rusticità, è adatto ai terreni media fertilità di pianura e bassa collina e presenta buone caratteristiche molitorie. In provincia di Parma le testimonianze raccolte ne attestano la coltivazione nei comuni di Lesignano Bagni, Felino e S. Secondo. La sua coltivazione è ricordata anche nella bassa collina reggiana.

Scheda tecnica (pdf911.09 KB)


Bianchella

Frumento tenero Bianchella.jpgSpiga quadrata, più o meno compatta, giallastra, sottile allungata lasca, leggermente più larga sulla faccia che sul profilo delle spighette, che sono serrate, poco larghe. Grano aristato con reste fini, lunghe e divergenti. Glume allungate ed accidentalmente tronche. Seme allungato grosso, giallo rossastro, fine corneo a frattura amilacea. Culmo generalmente pieno nella sua parte superiore

Scheda tecnica (pdf726.8 KB)


Calbigia

Frumento tenero Calbigia.jpgLa Calbigia è quella che più di tutte riesce nella collina argillosa, ed è perciò molto in uso, tanto più che fa una farina bianchissima abbondante in glutine

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Frumento Calbigia Rossa

Frumento tenero Calbigia Rossa.jpgPresenta una spiga rigida, diritta e sottile e acuminata senza essere rada. Spighette raccolte, strette. Glumelle molto bianche, opache, dure, qualche volta aristate alla sommità della spiga. Paglia corta, grossa, vuota. Seme grosso, rosso-pallido.

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Frumento Duro
(Triticum turgidum L. subsp. durum (Desf.) Husn.)

Scheda tecnica per l’iscrizione al repertorio (pdf312.62 KB)

Grano del Miracolo

Frumento Duro Grano del Miracolo.jpgIl Grano del miracolo era conosciuto fin dall’antichità. Nel corso del XIX secolo in Europa ne sono state diffuse diverse forme come grano proveniente dalle tombe dei faraoni. In realtà si trattava di varietà locali egiziane dell’epoca. In Italia era conosciuto anche come “Grano a grappoli”, “Mazzocchio”, “Andriolo”.

Scheda tecnica (pdf311.77 KB)


Orzo (Hordeum vulgare)

Scheda tecnica per l’iscrizione al repertorio (pdf343.85 KB)

Leonessa

Orzo Leonessa.jpgL’orzo fu per millenni il cibo greco per eccellenza. In Italia l’orzo nudo si diffuse nella prima metà dell’900 come surrogato del caffè. Nel periodo autarchico, fra le due guerre, la coltivazione di orzo nudo si diffuse soprattutto nella zona collinare della provincia. L’orzo tostato, da solo o in miscela con la cicoria si utilizzava al posto del caffè.

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Mais (Zea mays L.)

Scheda tecnica per l’iscrizione al repertorio (pdf1.04 MB)

Mais di Santa Sofia Romualdi

Mais di Santa Sofia Romualdi.jpgLa polenta prodotta con questa tipologia di mais risulta di qualità superiore a quella di altre. Alla macinazione si ottiene una farina vellutata, molto fine, che aderisce alle mani, anziché essere granulosa come in altre varietà.

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Mais da Polenta Rosso di Rasora

Mais da Polenta  Rosso di Rasora.jpgLa varietà in questione è un mais locale, legata storicamente soprattutto alla località di Castiglione dei Pepoli, nell’Appennino Bolognese e zone limitrofe. La forma rossa di Rasora è stata evidentemente poi
selezionata da una linea di questo colore e mantenuta come tale fino ad oggi.

Scheda tecnica (pdf2.66 MB)


Mais da polenta Principe di Scavolino

Mais da polenta Principe di Scavolino.jpgLa varietà in questione è un mais locale, legata storicamente soprattutto alla località di Scavolino, nell’Appennino Romagnolo-Marchigiano, in Comune di Pennabilli, in provincia attualmente di Rimini e zone limitrofe.

Scheda tecnica (pdf1.25 MB)


Mais da pop corn di Casola Valsenio

Mais da pop corn di Casola Valsenio.jpgLa sua caratterizzazione genetica è stata recentemente possibile grazie ad uno studio a cura dell’Università Cattolica di Piacenza, in collaborazione con quella di Pavia, nell’ambito del progetto RICOLMA del PSR di Regione Emilia-Romagna. 

Scheda tecnica (pdf1.57 MB)


Farro Dicocco – Farro Monococco
(Triticum turgidum L. ssp. dicoccum Schubler)
(Triticum monococcum L. ssp. monococcum)

Attualmente non sono presenti varietà iscritte al Repertorio regionale 

Scheda tecnica per l’iscrizione al repertorio (pdf260.2 KB)


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ultima modifica 2023-11-15T13:35:08+01:00
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