Le Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN) in Emilia-Romagna
Il Dlgs. 152/2006 (allegato 7 alla parte terza) e il Piano Regionale Tutela Acque (art. 30 del Titolo III delle Norme di Piano) individuano come vulnerabile una fascia quasi continua ad andamento parallelo al margine appenninico che comprende tutta l’area degli alvei dei fiumi e torrenti appenninici, e le relative conoidi (aree di deposito dei sedimenti più grossolani in chiusura dei bacini montani). Si tratta di zone che per litologia, profondità degli strati più permeabili o protezione (confinamento) della falda presentano acque sotterranee a vulnerabilità alta, elevata e molto elevata (Deliberazione del Consiglio Regionale n. 570 dell’11/02/1997).
La provincia di Ferrara, invece, è interessata da acque superficiali pensili a scolo meccanico e i corsi d’acqua del Ferrarese sono tributari di aree costiere, come la Sacca di Goro, caratterizzate da equilibri ecologici delicati e spiccata vulnerabilità all’inquinamento, come dimostrano i frequenti fenomeni di eutrofizzazione nel periodo estivo. Il Bacino Burana-Po di Volano, che si intende coincidente a fini amministrativi con l’intero territorio provinciale, era già dichiarato area a rischio di crisi ambientale (L. 305/89 art. 6).
Il Piano d'azione Nitrati vigente (Regolamento regionale n. 2/2024) designa come vulnerabili anche le zone assimilate:
- le zone di rispetto delle captazioni e derivazioni di acqua destinata al consumo umano (per un raggio di 200 m);
- le fasce fluviali A e B (fasce interne agli argini maestri) del Piano Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino del Po;
- eventuali altre aree individuate dalle Province nella fase di approvazione delle cartografie di dettaglio delle ZVN, che costituiscono parte integrante dei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale (PTCP).
Nel 2020 la Regione Emilia-Romagna ha individuato nuove Zone Vulnerabili ai Nitrati di origine agricola (ZVN), per rispondere agli addebiti avanzati dalla Commissione Europea con la procedura d’infrazione n. 2018/2249 sull’applicazione della Direttiva Nitrati e per proteggere alcuni punti in cui le acque sotterranee hanno mostrato presenza di inquinamento.
A fondo pagina sono accessibili i link alle pagine delle cartografie di dettaglio delle ZVN: dal catalogo dei suoli, selezionando il pannello catasto e il pannello temi>altri temi si può verificare se una particella ricade in ZVN; nel catalogo dati ambientali si può utilizzare come base la Carta tecnica. In entrambe i casi possono essere visualizzate le foto aeree come sfondo cartografico.
Le ZVN e il Piano Strategico della Pac 2023-2027
Le ZVN e le zone ad esse assimilate costituiscono spesso aree preferenziali ai fini dell'applicazione dei criteri di selezione delle domande di sostegno relative agli obiettivi strategici OS4 (contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento a essi, anche attraverso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il miglioramento del sequestro del carbonio) e OS5 (favorire lo sviluppo sostenibile e un'efficiente gestione delle risorse naturali come l'acqua, il suolo e l'aria, anche attraverso la riduzione della dipendenza chimica).
L'adempimento delle prescrizioni relative alle ZVN rientra tra gli obblighi di condizionalità per tutti i beneficiari della Politica Agricola Comune (pagamento unico) e costituisce la base per gli impegni volontari del sostegno allo sviluppo rurale.
Le ZVN in Europa
Alcune informazioni di carattere agroambientale sui bacini fluviali di tutta Europa si possono visualizzare dal sito del Centro comune di ricerca (JRC-EC) e da quello della DG Ambiente della Commissione europea.
Norme e atti
Delibera di Giunta regionale n. 619 dell’8/6/2020