Contratto quadro patate da consumo fresco
Le rappresentanze della filiera pataticola emiliano-romagnola hanno raggiunto l’accordo per la stipula del Contratto Quadro sottoscritto il 2 maggio tra OP AGRIPAT, le imprese dei commercianti rappresentati da Fruitimprese ed Ascom e le principali cooperative operanti nel settore (Apofruit Italia, Cico e Patfrut,) per le campagne di raccolta 2021, 2022 e 2023.
Gli obiettivi principali del Contratto Quadro (regolato dal D.Lgs.102/2005) sono quelli di fornire ai consumatori un prodotto di elevata qualità e ai diversi soggetti della filiera, un’equa e trasparente remunerazione.
Principali novità del contratto
L’impegno delle parti è orientato a individuare una miglior definizione del sistema di remunerazione, dei criteri utilizzati e una maggior attenzione agli aspetti qualitativi del prodotto. La percentuale di pagamento rispetto al prezzo del conto deposito al 90%, in assenza di conclamate crisi di mercato. Con un acconto ulteriore del 5% da pagare entro il 31 gennaio successivo alle consegne e il restante 5% da pagare in fase di liquidazione finale.
Altro aspetto da evidenziare è l’impegno delle parti a redigere e approvare un regolamento che definisca un prezzo minimo, da applicare in caso di forti squilibri di mercato che comportino una cessione del prodotto in conto deposito al di sotto dei costi di produzione.
Continua l’attività del Comitato Tecnico Agronomico (CTA), che coordina e sviluppa azioni di tipo tecnico sia sul fronte produttivo che della conservazione, per aumentare l’omogeneità di comportamento degli operatori e alzare il livello di qualità del prodotto immesso sul mercato.
Viene confermato il funzionamento generale del contratto quadro: i produttori sottoscrivono, attraverso l’OP, contratti con i commercianti utilizzando un modello contrattuale standardizzato e scelgono la modalità di cessione e pagamento: vendita a prezzo fisso garantito (al massimo il 30 % della produzione), vendita con prezzo definito o conferimento in conto deposito con prezzo da determinare. Il contratto conferma inoltre il rispetto del disciplinare di Produzione Integrata, come standard per tutta la produzione contrattualizzata con relativo marchio collettivo QC (Qualità Controllata), istituito e regolato dalla L.R. 28/99), al quale si aggiungono i disciplinari di Selenella e della Patata di Bologna DOP. È prevista inoltre l’incentivazione e l’assistenza per i produttori che sono interessati ad implementare sistemi di certificazione volontaria tipo Global G.A.P./GRASP.