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Introduzione

Grazie ai finanziamenti dello Sviluppo rurale della regione Emilia-Romagna può prendere il via il progetto Tomato water promosso e coordinato dall’Organizzazione interprofessionale OI Pomodoro da industria Nord Italia. Il progetto ha infatti partecipato al bando SRG01 - Sostegno ai Gruppi Operativi Pei Agri e sarà finanziato con 360mila euro (il 90% della spesa complessiva) con l’obiettivo di stimare la necessità di acqua della filiera e di metterla a confronto con la disponibilità dei territori più significativi per la coltura nel bacino nord (Piacenza, Parma e Ferrara) per prevenire eventuali criticità e permettere agli operatori di regolare e ottimizzare l’utilizzo dell’acqua.

Tra gli obiettivi del progetto, infatti, c’è quello di studiare uno strumento in grado di mettere a fuoco gli squilibri fra il fabbisogno di acqua e la reale disponibilità nei vari territori in alcuni momenti dell’anno. La quantificazione scientifica del fabbisogno idrico, sia per irrigare i campi sia per la trasformazione industriale, potrà inoltre essere di grande aiuto per sostenere le posizioni della filiera nella richiesta di interventi strutturali di potenziamento dell’approvvigionamento dell’acqua.

Gruppo operativo per l'innovazione

Il progetto Tomato water è un Gruppo operativo per l’innovazione al quale partecipano sia il mondo della produzione che quello della ricerca, un partenariato che farà dialogare la filiera produttiva con gli enti gestori dell’acqua, confrontandosi con strumenti innovativi studiati dagli enti di ricerca. Per raggiungere questo obiettivo ben 23 partner (organizzazioni di filiera, produttori, università, enti di ricerca e consorzi di bonifica delle tre province principali del nord Italia) a novembre hanno costituito un’Associazione temporanea di Scopo.

L’OI Pomodoro da industria Nord Italia coordinerà le attività; le OP-Organizzazioni di produttori, con le loro aziende agricole, provvederanno a fornire gli elementi utili per definire il fabbisogno idrico necessario alla coltivazione del pomodoro sui vari territori; i consorzi di bonifica metteranno a disposizione le informazioni aggiornate in tempo reale sulla disponibilità della risorsa idrica; l’Università Cattolica di Piacenza e il Cer-Canale Emiliano Romagnolo studieranno uno strumento per stimare e mettere a confronto i due diversi dati; Vsafe, lo spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, effettuerà una stima economica delle possibili decisioni gestionali in caso di scarsità della risorsa.

Ultimo aggiornamento: 13-12-2024, 09:58

Foto Dell'Aquila